La paura. Di questo ci occupiamo, in questo mese di Halloween. La festa, importata dagli USA, ma di origine irlandese, ci offre infatti lo spunto per il tema del numero corrente. Un tema forse scontato, ma che a TuttoMondo bramavamo di affrontare da tempo. L’orrore, il gotico, la zona oscura delle cose. Tutti argomenti che stuzzicano l’immaginazione, e subito offrono un vasto retaggio di ricordi, opere, spunti di riflessione. Forse non ci siamo innalzati in vette di originalità mai viste, nell’interpretare l’argomento (un po’ inflazionato, a dire il vero) ma come al solito abbiamo cercato di portare l’attenzione su quegli artisti e quelle manifestazioni della creatività che hanno lasciato un segno nella nostra formazione culturale. Quello che vogliamo è parlarne a modo nostro, per poi condividere il racconto con persone che abbiano i nostri stessi interessi. Non stupirti, dunque, se sfogliando gli articoli delle varie categorie, ti imbatterai in nomi conosciuti, come Stephen King o Lovecraft. Ti chiediamo però di fare un passo in più, e frugare qua e là – aprendo qualche porta cigolante – per individuare i nomi che non sembrano dirti nulla: ricorda che la paura è sempre paura dell’ignoto, e in nomi sconosciuti potresti forse trovare i brividi inediti che cerchi. Non fermarti, vai oltre. L’orrore in chiave artistica è sempre un tentativo di esorcizzare la più buia delle mete e anche noi vogliamo offrirti questa occasione. Lo diceva, King, in una sua prefazione, che leggere horror è sintomo di curiosità, del desiderio di sbirciare sotto al lenzuolo bianco, o di sfiorarne la superficie, per intravedere le fattezze di ciò che accade… dopo. Dopo cosa? Dopo tutto. Dopo la musica e i balli, dopo le incessanti letture, dopo il buon cibo e al termine del più lungo spettacolo, quando a teatro cala il sipario o al cinema si spegne lo schermo, e l’ultimo dei titoli di coda – il nostro nome – è scomparso nel buio.
La Redazione