Ogni pisano, penso abbia mangiato almeno un panino, o preso una birra al Mediceo, nell’omonimo Lungarno. Sicuramente è la paninoteca più antica di Pisa, con quasi trent’anni di storia alle spalle. Però non tutti conoscono Daniele Maccheroni, il proprietario, la sua storia, la sua passione, e i segreti del suo indiscutibile successo.
Nella cucina, personalmente, una delle cose che mi affascinano maggiormente, è la birra, infatti, oltre a essere un bevitore e assaggiatore, sono affascinato da tutto il mondo che circonda questa bevanda, il ciclo di produzione, gli stili, i bicchieri…ho una collezione di ben 310 tipi di bottiglie tutte differenti tra loro (Tutte vuote…ovviamente!). Quest’anno ho avuto il piacere di frequentare un corso di degustazione, con un grandissimo esperto del settore Simone Cantoni, e quest’evento mi ha portato a contatto, con un mondo di birre e produttori locali.
Maccheroni è anche uno di questi, infatti, insieme al suo socio Angelo Priamo, è il fondatore del “nuovo” marchio “La Gilda dei Nani Birrai”, con sede a Ospedaletto, (Via Oliva 11). Il birrificio, in poco più di due anni, ha realizzato ben sette tipologie di birre diverse, tra le quali quattro di esse hanno vinto premi, anche un oro, a un concorso internazionale importante come il Best Italian Beer. Il loro birrificio, è entrato, nei sei posti disponibili della guida slow food del 2017, tra oltre più di sessanta birrifici toscani. Daniele inoltre, dopo aver partecipato a molteplici festival, ha deciso di essere uno degli organizzatori principali della prima fiera della birra artigianale a Pisa, BeeRiver, che si terrà alla Stazione Leopolda dal 15 al 17 Aprile 2016.
Daniele Maccheroni ha deciso di invitarmi al Mediceo, per avere la mia opinione sugli ultimi sviluppi del suo lavoro, adesso, infatti, sta studiando abbinamenti specifici, tra la birra e formaggi. Così al Mediceo, ho degustato ben cinque diversi tipi di formaggio, dell’Azienda Agricola di Carai Giuseppe (situata nel Volterrano), abbinate alle birre della Gilda.
Così tra ottimo cibo e fiumi di birra, Daniele, mi ha raccontato la sua storia, e quella del locale. Nato appunto negli anni ottanta, il Mediceo, era uno dei primi locali, che facevano quello che ora è definito “Street Food”, con panini, che fin dall’inizio hanno sempre mirato al gusto e a ingredienti ricercati. La vera innovazione, però, era l’altra grande passione di Daniele, la birra. Fin dall’inizio Maccheroni, ha inserito, marchi, ora conosciuti e commerciali, ma a quel tempo ancora sconosciuti in Italia, come la Chouffe, la Kwak, la Orval e la Chimay. Si è cimentato nel difficile compito di procurarsi i prodotti (andando avanti e indietro, con tantissimi viaggi personalmente in Belgio) e di commercializzarli. Dovendo spiegare alle persone perché fossero costrette a spendere 4.500 lire per una birra, spiegando che il suo bicchiere prima di essere servito era sgrassato e poi portato a temperatura adatta (procedimento usato per non uccidere la schiuma della birra).
Così con il passare del tempo, è riuscito a portare al Mediceo, ben 200 tipi di birre diverse, ma la cultura di questa bevanda si è evoluta velocemente (per fortuna e grazie anche a persone come lui) e quindi anche altri locali hanno cominciato a vendere i marchi ricercati. Ed è così che allora Daniele Maccheroni ha deciso di cambiare. Dopo aver trovato il socio giusto, ha creato “la birra di Pisa“. Oggi il Mediceo offre solo la birra di Pisa, la Gilda dei Nani Birrai. Insieme l’hanno resa facilmente riconoscibile, infatti l’etichetta è connotata dalle passioni principali dei due soci: il gioco del ponte per Daniele, e il fantasy passione sfrenata di Angelo. Una combinazione rivelatasi vincente, perché la Vaporis, ha vinto il premio come migliore etichetta italiana nel 2015.
Ed eccoci finalmente all’assaggio:
I formaggi sono tutti di capra, artigianali e di azienda agricola, e come è giusto che sia i sapori vanno ad intensificarsi man mano che si prosegue nell’assaggio.
- Il primo è un formaggio caprino a pasta molle, abbinato con la Ferus, la birra di frumento della Gilda. Il formaggio si scioglie in bocca, la birra la pulisce ma lasciando la persistenza del sapore.
- Il secondo è un formaggio semistagionato, abbinato con la birra Kinzy, una belgian Saison, la birra è buona, il formaggio forse meno caratteristico degli altri.
- Il terzo è un formaggio di nome Cervellone, abbinato con la Delphus, una deliziosa American Pale Ale (la loro prima produzione). Ovviamente man mano che si sale i formaggi diventano più grassi, e quindi hanno bisogno di essere accompagnati da una birra con un forte carico di luppoli.
- Arriviamo così ai sapori decisi, abbiamo un formaggio alle erbe con peperoncino, abbinato con la loro birra ammiraglia, la Draconis una Belgian Golden Strong Ale, da 9 gradi, vincitrice dell’oro, nella sua categoria, al Best Italian Beer. Fantastici entrambi, la birra è senza dubbio la mia preferita.
- Dulcis in fundo, abbiamo un formaggio con tartufo nero, grattugiato dentro, abbinato, forse (a detta di Daniele) in modo un po’ rischioso con l’ultima birra arrivata, la Cordis, una Strong Scottish Ale, da 8,5 gradi. Il formaggio è pura poesia, imperdibile per chi adora il tartufo. La birra, nella mia classifica personale, si piazza seconda, poco al di sotto della Draconis, nonostante questo genere di birra, non sia uno dei miei preferiti.
Concludiamo la serata con un bel dolce, una panna cotta ai lamponi. non mi resta che ringraziare, della cena, della chiacchierata, del cibo e della birra Daniele. Soprattutto perché è grazie a persone così, che oggi, abbiamo così tante possibilità e la cultura giusta per poter gustare e conoscere un mondo, quello della birra, che fino a pochi anni fa, era per molti quasi sconosciuto.
Dario Soriani
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