Il 15 gennaio è uscito per Feltrinelli il libro Noi bambine ad Auschwitz, scritto da Andra e Tatiana Bucci, nate a Fiume rispettivamente nel 1939 e nel 1937. Le due sorelle di origine ebraica sono superstiti dell’Olocausto, hanno spesso testimoniato con i loro racconti la Shoah italiana.
Il libro è la memoria della loro esperienza nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, dove il dottor Joseph Mengele faceva esperimenti su cavie umane. Le due vennero scambiate per gemelle e per questo lasciate in vita proprio per fare da materiale sperimentale. Entrate nel campo, la nonna fu uccisa immediatamente perché maggiore di sessant’anni, e le bambine separate dalla zia e dalla madre, che le poteva vedere saltuariamente. ella stessa notte, madre e figlie furono separate. Le bambine insieme a un cuginetto furono destinate alla baracca dei bambini destinati agli esperimenti. Ogni volta che poteva vedere i figli, Mira, la mamma, ripeteva loro di non dimenticare i loro nomi nel caso di potersi ricongiungere ai famigliari. Le due sorelle con il cuginetto durante i primi giorni nel campo, tra di loro parlavano in italiano. Presto però dimenticarono la loro lingua, iniziando a capire e a parlare il tedesco. Fondamentale per la loro salvezza fu l’addetta alla sorveglianza della baracca dei bambini e delle donne, della quale le sorelle non ricordano il nome.
«Verranno degli uomini, raduneranno tutti voi bambini e vi diranno: chi vuole vedere la mamma e tornare con lei, faccia un passo avanti. Voi dovete rimanere ferme al vostro posto, non rispondere assolutamente nulla».
Le due sorelle lo dissero anche al cuginetto Sergio, perché si potesse salvare insieme a loro. Quando il dottor Mengele si presentò alla baracca insieme ai suoi uomini e chiese ai bambini di farsi avanti se volevano andare a trovare la mamma. Il piccolo, abituato a vivere solo con la madre, fece il passo in avanti e venne prelevato insieme ad altri 19 bambini per essere trasferito al campo di concentramento di Neuengamme dove subì orribili esperimenti che lo uccisero. Le bambine invece grazie al loro legame e al loro farsi forza a vicenda rimasero ferme in silenzio e non chiesero mai di vedere la mamma.
Lo scorso 29 maggio, è stato presentato il film d’animazione La stella di Andra e Tati, il primo sulla tematica della Shoah realizzato in Europa, grazie alla collaborazione fra MIUR, Rai e Larcadarte.
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