Arte e tè: un pomeriggio speciale

Era il 2013 quando Louis Sepulveda afferma, in un suo libro, che la lentezza ha valore di un atto rivoluzionario. Dopo di lui molti articoli sul web hanno ripreso questo importante concetto, soprattutto oggi, in un mondo che sembra solo correre, spesso senza capire neppure verso dove o verso cosa, la lentezza viene spesso rivalutata.

E, se così è, mercoledì 29 gennaio a Molina di Quosa con il primo appuntamento dell’Arte all’ora del tè è iniziata una piccola grande rivoluzione. Una rivoluzione fatta di gentilezza, di cultura, di piccole cose e di bellezza. Nel “Magazzino di Antonio” luogo storico e sede degli eventi di Molina mon amour un luogo che, già di per sé, evoca ricordi e storia e soprattutto un luogo che accoglie e scalda il cuore. Nell’interno del magazzino erano stati preparati tanti piccoli tavolini tondi da due o tre posti. Un magazzino trasformato in una piccola sala da tè.

La sala si è pian piano riempita e, in un mercoledì pomeriggio alle ore 17:00, non certo giorno e ora facile per organizzare un evento culturale, ma, nonostante tutte le difficoltà, si sono ritrovate più di 40 persone per ascoltare l’intervento della professoressa Gigetta Dalli Regoli, bevendo un tè.

Una interessante lezione di arte medievale tenuta con maestria e leggerezza. Una leggerezza, data solo da un altissimo grado di competenza e, in un silenzio quasi religioso, la lezione è terminata davanti ad un pubblico “encantado”.

Il tè è stato servito in splendide tazzine in porcellana con teiera abbinata, un tocco di classe di altri tempi. Ogni posto era dotato di un pacchetto composto da cinque biscotti da tè preparati in casa dalle volontarie dell’associazione Molina mon amour. Su ogni tavolo una scatolina con vari gusti di tè. Impossibile non pensare a quanta cura e quanta passione sia stata necessaria per trasformare il magazzino in questa perfetta sala da tè.

Alcune note biografiche su Gigetta Dalli Regoli

Gigetta Dalli Regoli, docente di Storia dell’arte medievale e moderna, dove ha svolto attività d’insegnamento presso le Università di Pisa e di Lecce, collaborando anche in varia forma allo svolgimento dell’attività di didattica e di ricerca di altre università e di istituzioni nazionali e straniere. I risultati degli studi condotti dagli anni Sessanta ad oggi sono confluiti in oltre cento pubblicazioni, saggi, monografie, articoli, interventi a convegni nazionali e internazionali, collaborazioni all’organizzazione di mostre.

Ha svolto attività di ricerca soprattutto nell’ambito della pittura e del disegno del Rinascimento, con specifico riferimento a Leonardo, della scultura toscana, della miniatura medievale, e ha affrontato tematiche afferenti all’iconografia sacra e profana.
Si segnalano fra le sue pubblicazioni la monografia dedicata a Lorenzo di Credi (1965), lo studio sui Disegni dal modello, in collaborazione con Carlo l. Ragghianti (1975) il saggio sulla miniatura nella storia dell’arte italiana Einaudi (1980) e quello relativo a La preveggenza della Vergine (1984); fra i contributi più recenti Silvius Magister (1991),  Il gesto e la mano (2000), Leda e il cigno: un mito per Leonardo (2001), Tra Medioevo e Rinascimento e “Copia” e “Varietas”, in Il Quattrocento. Storia delle arti in Toscana. (note tratte dal sito di Pisa University Press)

“L’Arte all’ora del tè” prevede altri tre appuntamenti.
  • Il 26 febbraio il professor Stefano Renzoni traccerà un percorso sulla pittura impressionista;
  • il 26 marzo Caterina Sbrana parlerà di viaggi, paesaggi e immagini;
  • il 16 aprile Fabrizio Pizzanelli insieme ad Alberto Martini terranno l’incontro: Uliano Martini. Una storia di arte e umanità.

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