Il Carnevale degli Animali è senza dubbio una delle composizioni più celebri di Camille Saint-Saëns e uno dei lavori più amati dal pubblico. Per questo raffinatissimo divertissement il compositore ha impiegato un ensemble peculiare ed eterogeneo (che riflette la sua origine schiettamente cameristica e offre comunque una vastissima gamma espressiva e coloristica), composto da un flauto (anche ottavino), un clarinetto, una glass harmonica, uno xilofono, due pianoforti, due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso. È quindi comprensibile che la scoperta di una riduzione per due soli flauti susciti stupore e curiosità.
Questo è stato il lavoro del Duo Noble, composto dalle flautiste Jennifer Seubel e Sally Beck: l’arrangiamento viene regolarmente eseguito – e con successo – sin dal 2010, e finalmente è stato pubblicato dall’editore Bärenreiter. Il Carnevale degli Animali è una composizione tanto complessa e articolata da porre seri problemi anche per una riduzione a due pianoforti, la decisione di arrangiarlo per due flauti è quindi estremamente coraggiosa («ridurre un lavoro per orchestra a due voci è, ovviamente, una grande sfida», scrivono le due flautiste nella prefazione all’edizione Bärenreiter). Le ovvie premesse sono che non è possibile rendere pienamente il capolavoro di Saint-Saëns con un organico tanto ridotto e che, conseguentemente, il lavoro dei M° Seubel e Beck si è concentrato sull’impianto generale dell’opera, desumendone i connotati principali come gli archi melodici, determinate espressioni timbriche ad esempio; per farlo hanno dovuto dar fondo alle risorse dello strumento, sfruttando al massimo tutte le sue capacità. Il risultato è incredibile: non solo si tratta di una partitura tecnicamente impegnativa ma eseguibilissima, ma musicalmente funziona pure molto bene. È chiaro che alcune caratteristiche dell’originale debbano essere forzatamente abbandonate (una su tutte, l’Elefante), eppure questa singolare riduzione conserva intatta la magia dell’opera di Camille Saint-Saëns.
La riduzione, inoltre, consente agli esecutori di scegliere gli strumenti più appropriati al fine di ottenere una maggior varietà timbrica: le stesse autrici segnalano che la parte di entrambi i flauti secondo brano e la parte del primo flauto del settimo (rispettivamente Poules et coqs e Aquarium) possano essere eseguite con gli ottavini, inoltre in un filmato rilasciato proprio da Jennifer Seubel e Sally Beck alcuni brani vengono eseguiti unendo al flauto un flauto contralto; insomma, sono possibili diverse combinazioni che arricchiscono ulteriormente questo pregevole lavoro.
Per informazioni: www.baerenreiter.com
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