Intervista ai Capsule Corp
Una cover band spiritosa che ci fa viaggiare nel mondo dei cartoni animati
Se anche tu, cantando sotto la doccia, ti sei spesso chiesto qual’è il tuo destino in quanto cercatore delle sfere del drago, non puoi non conoscere questa divertentissima band che con ironia, divertimento e nostalgia riesce a trasportarci nel mondo coloratissimo dei cartoni. Passando da “che campioni Holly e Benji, campionissimi” a “Heidi, ti sorridono i monti”, fino ad approdare alle romantiche canzoni della Disney a bordo di un tappeto volante, i nostri musicisti fanno risvegliare il fanciullo che è in noi, con un atteggiamento che oscilla tra la serissima creatività musicale e il kitsch fatto di colori primari che ha sempre animato il mondo dei cartoni animati che noi tutti conosciamo.
I Capsule Corp, nome che deriva dalla famosa azienda tecnologica gestita dal padre di Bulma in Dragon Ball, sono saltati fuori da una “capsula hoplà” nel 2012. Il progetto ha preso vita grazie all’iniziativa del sassofonista Francesco “Chicco” Donati e del chitarrista Marco “Fox” Volpi, quando ancora erano al liceo. L’idea era quella di creare un gruppo per portare live le sigle dei loro cartoni preferiti, e per completare la formazione i due riuscirono inizialmente a reclutare batterista e voce coi quali abbozzarono i primi pezzi. Come mi ha raccontato Luca, il cantante:
Dopo nemmeno un mese di prove con questa formazione abbiamo trovato il tastierista, che ci ha dato la possibilità di cambiare radicalmente l’orizzonte delle nostre creazioni, in seguito la voce femminile e un versatile percussionista. Sembrava che tutto fosse ormai pronto quando ci venne un’ulteriore idea: perché non dare vita ai pezzi che suonavamo sul palco? Ci serviva un trasformista, un uomo di mille volti che impersonasse di volta in volta un personaggio delle nostre canzoni. Avevamo l’uomo giusto e così abbiamo coinvolto Matteo “Fawler” Faller, che in ogni concerto gira tra la folla nei panni di un eroe dei cartoni in una sua personalissima versione, coinvolgendo tutti. Al momento il gruppo conta 8 elementi: Luca “Luke” Baldini (voce), Alessia Ragoni (voce), Marco “Fox” Volpi (chtarre), Marco “Mota” Terrosi (tastiere), Francesco “Chicco” Donati (sassofoni e basso), Daniele “Spugna” Buffoni (batteria), Stefano “Jaghe” Morandini (percussioni e xylofono) e appunto Matteo “Fawler” Faller all’animazione.
Beh l’avventura è proprio iniziata da una strampalata idea di fare cover dei cartoon, idea che sembra uscire da una discussione divertita tra amici che si scambiano battute il sabato sera. La cosa interessante però è che tutto è riuscito a concretizzarsi e il progetto è diventato davvero qualcosa di serio e impegnativo. Tuttomondo ha intervistato la band per voi e qui vi raccontiamo dettagliatamente la loro storia e le loro avventure. Intervista davvero divertente. Buona lettura e attenzione alle lacrime di nostalgia!
Ciao ragazzi cominciamo…Quali sono le sigle dei cartoni che riproponete durante le vostre serate?
In generale cerchiamo di coprire tutti i decenni dell’era d’oro dei cartoons, spaziando dagli anni 70/80 ai 2000, prestando particolare attenzione al repertorio anni 90 a cui, anche per ragioni anagrafiche, siamo più legati. Nelle nostre scalette convivono i robottoni come Daitarn III e Daltanious insieme ai protagonisti della nuova guardia come Sailor Moon o Holly e Benji. In più abbiamo scelto di includere nei nostri concerti una selezione, che va sempre più ampliandosi, di pezzi tratti dalle colonne sonore dei classici Disney, come In Fondo al Mar (da La Sirenetta) o Le notti d’Oriente (da Aladdin), che riscuotono sempre un grande successo tra il pubblico e tra la critica. Insomma, cartoni animati a 360° sempre e comunque!
Come avviene la scelta delle cover? Decidete all’unanimità o a volte si presentano dubbi e contrasti interni?
Diciamo che le proposte per i nuovi pezzi arrivano sempre dopo lunghe sessioni di brainstorming e non necessariamente in sala prove. Abbiamo avuto idee nei momenti più disparati, a volte capita che uno si svegli la mattina e scriva un messaggio agli altri con tono esaltato dicendo che ha trovato il pezzo del secolo! Ogni proposta viene discussa in sala prove valutando la fattibilità in base al repertorio che già abbiamo o in base all’arrangiamento che richiederebbe, ma spesso ci affidiamo soprattutto al cuore e scegliamo pezzi a cui siamo affezionati. Di recente abbiamo scelto di proporre ai nostri followers su facebook un piccolo sondaggio/song clash in cui facevamo scontrare due sigle, ed erano i nostri fans a scegliere il nuovo pezzo tra i due. Contiamo di farlo di nuovo e magari sempre più spesso.
Parlatemi del vostro pubblico… Riuscite a coinvolgere anche i bambini o principalmente vi rivolgete agli adulti nostalgici?
Per la natura del nostro progetto ci rivolgiamo principalmente alla fascia d’età 20-30 anni, ma grazie alla vastità del nostro repertorio riusciamo quasi sempre ad accontentare anche un pubblico più “vintage”. Di recente però, abbiamo avuto modo di suonare per un pubblico di bambini delle elementari in occasione di un concerto benefico organizzato dalle scuole di Pontedera, riscuotendo un inaspettato successo tra i piccoli spettatori, nonostante non conoscessero la maggior parte delle sigle che presentavamo. Quindi si può dire che, anche se inizialmente non ce lo aspettavamo, ci siamo riscoperti come gruppo cross-generazionale.
Per quanto riguarda gli arrangiamenti: cercate di essere al massimo fedeli alla sigla o esplorate soluzioni che vengono dalla vostra formazione musicale e dalla vostra creatività?
Gli arrangiamenti sono la parte in cui profondiamo la maggior parte dei nostri sforzi, perché ci piace presentare sempre qualcosa di nuovo o di inaspettato. Molte sigle sono in versione originale, ma per altre abbiamo scelto un trattamento che le ha rivoluzionate completamente! Abbiamo dalla nostra il vantaggio di essere molti musicisti provenienti da realtà diverse tra loro: Marco “Fox” per esempio ha l’animo metal, mentre Chicco è di formazione classica ma ha una conoscenza molto vasta dei generi musicali, Daniele ha una sensibilità ritmica diversa da quella che può avere Jaghe dati i loro diversi ambiti di studio delle percussioni, e tutto questo contribuisce a creare un ampio bagaglio da cui attingere per nuove idee.
Abbiamo spaziato dal blues al punk rock, abbiamo toccato la musica dance anni 90 oppure il rockabilly; spesso prendiamo alcune influenze dai gruppi che ci piacciono e le riportiamo sulle canzoni cartoon creando qualcosa di nuovo. La nostra versione metal de Le Notti d’Oriente per esempio ci ha dato grandi soddisfazioni nei vari live, e il medley con varie sigle riarrangiate in chiave dance è stato un successo fin dalla prima uscita. Possiamo quindi dire che non ci poniamo limiti creativi e cerchiamo sempre di bilanciare versioni originali con nostre reinterpretazioni.
Secondo voi, se Cristina D’Avena dovesse parlare del vostro progetto (a meno che non l’abbia già fatto) cosa direbbe? E se già lo ha fatto, che opinione vi ha dato?
Cristina è il monumento vivente di quello che facciamo, l’icona del nostro mondo e siamo sicuri che ogni gruppo di cartoon music direbbe la stessa cosa. Ha definito un genere ed è impossibile pensare alle sigle senza di lei. Purtroppo non abbiamo mai avuto l’onore di avvicinarla, ma siamo stati più volte pubblico dei suoi concerti. Non possiamo sapere cosa ci direbbe, ma speriamo che apprezzi i nostri sforzi nel diffondere questo genere musicale così particolare. Nel nostro piccolo ci sentiamo suoi colleghi e speriamo magari un giorno di poter essere il suo gruppo spalla per un evento! E inoltre…ci piacerebbe tanto sentirla cantare la nostra versione ska di Heidi.
Vi è mai capitato di avere richieste particolari di canzoni durante i vostri live? E ancora: è mai successo che qualcuno vi abbia confrontato coi Gem Boy?
Ci succede praticamente sempre, sia da parte degli affezionati che da coloro che vengono a sentirci per la prima volta. Cerchiamo sempre di accontentare tutti, ma, poiché il panorama delle sigle è pressoché infinito e ognuno ha le sue preferite, a volte siamo costretti ad ammettere che quel particolare brano non è nella nostra scaletta. Riceviamo richieste di qualsiasi genere di cartoni, da quelli più vintage come Fantaman a quelli più recenti come Monster Rancher o addirittura le Winx (ci è capitato a un concerto per carnevale in cui un piccolo manipolo di bambine ci ha assediato chiedendola a gran voce).
Per quanto riguarda i Gem Boy riteniamo che siano dei grandissimi musicisti, sia tecnicamente che dal punto di vista dello spettacolo. Hanno saputo per primi portare le sigle dei cartoni animati in una dimensione nuova e il loro successo non è mai calato. Ciascuno di noi li conosce e li segue praticamente da quando la loro attività è iniziata. Diciamo che facciamo cose molto diverse, portiamo sui palchi due spettacoli che si differenziano sia per contenuto che per impatto sul pubblico, ma speriamo un giorno di diventare bravi e famosi come loro.
Nelle vostre esibizioni, ognuno di voi ha un suo cosplay particolare?
Di recente, a partire dal concerto che abbiamo tenuto al Volterra Mistery & Fantasy 2014, abbiamo deciso di esibirci in alcune date impersonando ciascuno un personaggio delle sigle che suoniamo. La scelta è stata fatta prima di tutto in base ai propri miti d’infanzia, e ciascuno ha anche scelto il personaggio che rispecchiava di più il proprio carattere. I nostri cantanti hanno scelto i coniugi di Dragon Ball, con Luke che impersona Goku affiancato da Alessia nei panni di Chichi.
Marco “Fox” veste il mantello del pirata spaziale Capitan Harlock, Marco “Mota” suona nelle vesti (e nelle infradito!) di Sampei, Jaghe è Mark Lenders da Holly e Benji, Daniele ha scelto di diventare allenatore di Pokémon e impersona Ash, mentre Chicco ha voluto assecondare la sua parte pazza e oscura vestendo i panni di Joker. Fawler è invece “l’uno e il molteplice”, visto che appare più volte durante i nostri concerti nei panni dei personaggi più strampalati.
Questa scelta è stata impegnativa, perché volevamo che i nostri personaggi fossero prima di tutto nostri, ma anche di buon impatto scenico. Potete trovare varie foto di nostre esibizioni in queste vesti non proprio convenzionali sul nostro profilo facebook!
Date delle anticipazioni su qualche news/concerto per il lettori di tuttomondo…
Aspettiamo tutti i lettori e gli amici di Tuttomondo al nostro piccolo tour fiorentino che si svolgerà il 13 e 14 novembre: venerdì 13 saremo ospiti del Caffè Decò di Firenze, locale situato in centro e dalla squisita cucina che vi invitiamo a provare, mentre sabato 14 suoneremo al Combo, sempre a Firenze, in occasione dell’evento “Trash is the way- Cartoon Legend“. Un mese dopo saremo di nuovo dalle nostre parti per un mega concerto ricco di sorprese al Lumière di Pisa. In più potete sbirciare alcune novità o assistere a nostre piccole esibizioni acustiche improvvisate sul nostro canale youtube! A breve arriveranno succulente sorprese, quindi se vi siamo piaciuti non perdeteci d’occhio!
Grazie ragazzi! Vi aspettiamo il 10 Dicembre a Pisa!
Virginia Villo Monteverdi
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