PISA – Libreria Feltrinelli, 13 giugno 2017
Da Cassino a Hollywood – storia di un giovane produttore italiano è un libro molto particolare nel vasto mondo delle biografie. Il libro è infatti una biografia romanzata (al 90% reale e al 10% di finzione, come il cinema insegna) del più giovane produttore cinematografico italiano sbarcato negli Stati Uniti: Andrea Iervolino. La particolarità più importante è quella che riguarda gli autori. Il Prof. Ugo Di Tullio, docente di Organizzazione e legislazione dello spettacolo teatrale e cinematografico all’Università di Pisa, ha curato e messo insieme un team di giovani dottoresse laureate all’Università di Pisa (Giulia Bonuccelli, Gisele Rebecca Davini, Giulia Guidi, Alessia Lanza, Arianna Pera) che hanno scritto il libro a più mani, non semplicemente dividendosi il lavoro (come avviene normalmente nei volumi collettanei di carattere saggistico) ma cercando di trovare un’unità stilistica completa.
L’occasione dell’incontro alla Feltrinelli di Pisa, moderato da Isabel Viele di RadioEco, ha dato modo ai numerosi spettatori di scoprire ulteriori curiosità sulla genesi del volume Da Cassino a Hollywood grazie alle testimonianze delle autrici, del curatore, della Prof.ssa Sandra Lischi, inoltre ha avuto modo di entrare a contatto diretto con il testo grazie alle belle letture di Beatrice Schiaffino.
Ugo Di Tullio ha raccontato di conoscere Andrea Iervolino da circa 7 anni. «Avevo sempre sentito parlare di questo giovane produttore in maniera anche misteriosa anche per via del suo cognome legato a qualche parentela con la senatrice Iervolino. Alla fine lo conosco e il cognome Iervolino è un puro caso, suo padre è un modestissimo venditore di stoffe. E da quel momento abbiamo cominciato a lavorare insieme». Il personaggio delineato da Di Tullio è un giovane che è riuscito nel suo intento, passando attraverso tortuosi percorsi sia a livello personale che lavorativo. Visto che il personaggio centrale del libro è un ragazzo al di sotto dei trent’anni, il Prof. Di Tullio ha intuito che il suo ruolo dovesse essere “solamente” quello del curatore, mentre il testo aveva l’obbligo di essere affrontato da voci e penne giovani come quelle delle autrici.
Le ragazze hanno spiegato le difficoltà che hanno provato sulla loro pelle riguardanti il raggiungimento dell’unità linguistica e stilistica che il team si era prefissato all’inizio; questo è stato possibile grazie a continue revisioni e letture. Quello che è emerso dalle testimonianze delle autrici è inoltre il messaggio positivo che si può trarre delle righe di questo libro: un messaggio di speranza verso tutti quei giovani che pur vivendo situazione difficili, siano esse di contesto geografico e/o familiare, potranno trovare all’interno delle proprie passioni e virtù un punto fisso sul quale basare la propria vita futura.
Di Tullio ha anche accennato all’imminente traduzione in inglese, francese e spagnolo di Da Cassino a Hollywood, all’omonimo documentario di Gianni Minà e anche al prossimo libro in preparazione, il cui titolo sarà Divismo 3.0 – La dolce vita del nuovo millennio.
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