CALCI (PI) – L’odore d’erba appena tagliata, le antiche mura della certosa illuminate, le tavole piene di fiori e della luce tremolante di tantissime candele, la luna piena appena sorta da dietro la collina, la musica, la gente che balla, il chiacchiericcio e soprattutto l’aria di pace tranquilla che pervade ogni cosa: questa era ieri sera la Certosa di Calci, un’armonia di natura e persone, cibo e vino, luna e stelle, umanità e civiltà.
Soprattutto quest’ultima, niente di più e niente di meno, niente di eclatante o forse tantissimo: la civiltà.
Si è svolta sabato 10 giugno la seconda edizione della Cena sotto le stelle, in occasione della chiusura dei festeggiamenti del 650°anniversario della nascita del comune di Calci. Sul viale d’ingresso della Certosa di Pisa 1200 persone si sono unite in un simbolico e grande abbraccio alla Certosa e a Calci.
Era la voglia di stare insieme e condividere quel che si avvertiva nell’aria, che ha tenuto insieme le oltre mille persone giunte da luoghi diversi e non sempre vicini. Complice la bellezza struggente del luogo, ma c’era anche qualcos’altro, la voglia di vivere armoniosamente assieme agli altri e all’ambiente che ti circonda: un momento quasi irreale, lontano dagli affanni, dalla velocità e dalle ansie del quotidiano.
Nonostante la difficoltà di portare a piedi cibo e oggetti fino alla Certosa (e già questo riportava a un tempo ormai lontano, abituati come siamo ad arrivare dappertutto senza fatica e difficoltà) tutto è avvenuto tranquillamente e senza intoppi.
Non era facile creare quest’atmosfera con più di mille persone. Il merito va senz’altro all’associazione Amici della Certosa di Pisa a Calci, che ha organizzato l’evento per la seconda volta, ai volontari, allo staff del Museo di Storia Naturale che ha tenuto aperto fino a mezzanotte, al gruppo Le due di notte e al loro repertorio insolito e coinvolgente, e ai volontari letterari del Circolo LaAV, che leggevano ad alta voce sonetti di Shakespeare (a me è toccato un sonetto meravigliosamente romantico e perfettamente adatto alla serata), oltre ad alcune poesie tratte da Isole di Vincenzo Mirra, e ultimo, ma non meno importante, il Comune di Calci per la collaborazione e il sostegno all’iniziativa.
Ma sono state soprattutto le persone che hanno partecipato a rendere unica questa notte, assieme alla bellezza della Certosa, alla luce del tramonto che trascolorava nell’oscurità, alle stelle, alle lucciole e ai profumi di una notte di giugno.
Credits: Roberto Tota – photography
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