Caffè Letterario delle Murate, piazza delle Murate, Firenze
Mercoledì 12 giugno ore 21: presentazione del libro di Lido Contemori “Colpire in alto. Viaggio nel disegno satirico dal ‘68 ad oggi”, Edizioni Il Pennino.
Proiezione commentata di una scelta di immagini del libro.
Intervengono l’autore e il giornalista Roberto Incerti.
Contributo musicale del cantautore Luigi Antinucci.
Ingresso libero
Dalla prefazione del libro a firma di Dino Aloi
La grafite che graffia
Lido Contemori, tra i grandi protagonisti della satira a partire dalla fine degli anni Sessanta, ci accompagna in un viaggio che parte dal 1968 per arrivare attraverso i giorni nostri con un’analisi puntuale e precisa che solo chi ha vissuto attivamente il periodo può raccontare.
Il racconto si snoda, anche attraverso aneddoti e curiosità che definirei tra lo storico e il sociologico, raccogliendo gran quantità di immagini che servono a riportare alla mente i fogli che sono ormai sopiti nei meandri della memoria.
E bellissimo ritrovare immagini amate e nello stesso tempo vedere anche
l’evoluzione/trasformazione inevitabile dello stesso Lido che si pone come un Virgilio disegnante alla guida di un lettore che resta affascinato per la bellezza di ciò che viene proposto.
Traspaiono sentimenti, passioni e incazzature, ma soprattutto si scorge il desiderio di partecipazione attiva ad un progetto comune, quello di colpire in alto, come recita il titolo del libro, alla ricerca di colpire con colpi di matita il potere e tutto ciò che il lato deteriore di questo può rappresentare. Nulla a che vedere con la violenza vera che, non a colpi di matita ma di mitragliatore, ha abbattuto alcuni tra i migliori disegnatori del mondo che continuavano ad esercitare il loro esercizio di fantasia all’interno della redazione di Charlie Hebdo. E si parla anche di loro, di Wolinski e di Cabu con opere degli anni Settanta tratte dalle pubblicazioni di quegli anni.
L’immaginazione al potere, si diceva, e la satira è certamente un buon esempio di immaginazione anche se spesso ha a che fare con una realtà sporca e cattiva, con un mondo che non tiene conto delle enormi disparità sociali che sfociano in condizioni di vita spesso precarie.
La libertà di espressione si manifesta in formule artistiche diverse e Lido, da grande artista quale è, ne ha sperimentate molte, dal collage alla vignetta, dal fumetto alla strip, dalla vignetta all’illustrazione sempre con il fine coerente di voler comunicare. Non quindi un atto fine a se stesso e rinchiuso in modo introverso dentro l’artista concettuale ma, al contrario, con una volontà di entrare a piene mani nel sociale per analizzare ed elaborare scenari con il baricentro spostato, azione tipica del satirico.
La rivolta del maggio francese si diffonde in Italia e le piazze si riempiono di studenti in funzione operaista e antiborghese. I giovani disegnatori si schierano iniziando a realizzare vignette feroci contro il potere, contro il capitale e contro i padroni difendendo la classe operaia, facendo del lavoratore stesso il protagonista delle vignette. Era dai tempi di Galantara e del suo L’Asino e di Scalarini con le vignette su L’Avanti, ovvero dagli anni Dieci agli anni Venti, che non si vedevano disegni così dichiaratamente schierati a favore del popolo. (…)
Il francese Siné crea L’Enragé su cui pubblica Wolinsky, Reiser e il nostro Maurizio Bovarini. Nasce Hara-Kiri e dopo poco Charlie Hebdo. In Italia dobbiamo aspettare il 1971 perché veda la luce Ca Balà, ad opera del Gruppo Stanza di Compiobbi, ovvero i raffinati Paolo della Bella, Berlingiero Buonarroti e Graziano Braschi. E in Ca Balà si afferma anche Lido Contemori.
In questa ondata positiva nei confronti della riscoperta dell’umorismo e della satira, ondata che trova spazio come notizia anche sulle pagine dei quotidiani “generalisti” mi vien in mente il numero di Bizarre del 1964 in cui vengono proposti 64 giovani umoristi in cui troviamo, in embrione, tutti coloro che poi si affermeranno diffusamente sui giornali francesi e internazionali. Tra questi ritroviamo il ventottenne Bovarini che aveva iniziato a pubblicare un paio di anni prima le sue prime opere proprio sullo stesso giornale, insieme a Reiser, Copi, Sempè, Siné, Wolinski, Cardon, Gébé, Serre, Topor, Trez e Cabu. Una gioia per gli occhi, oltre che per la grafica straordinaria di questi artisti, anche per il fatto di vederli insieme e osservare come si stia formando una nuova generazione di talenti forte e tenace. (…)
Ed è davvero puntuale questo libro di Contemori, che, riccamente illustrato, ripercorre gli anni recenti partendo dal Sessantotto come pretesto per poi raccontare lo sviluppo della narrazione satirica in Italia. Sono centinaia i nomi che Lido snocciola nel suo volume fornendo, di molti di questi, esempi grafici contestualizzati nel periodo. Questo di Contemori è dunque uno sguardo affettuoso verso i colleghi che, con lui, hanno contribuito a rendere questi anni meno amari e più sorridenti.
La satira e lo stesso umorismo hanno mirato e colpito in alto e alcune immagini restano nel nostro immaginario, come deliziosi affreschi contemporanei, destinati a non rimanere nell’oblio delle pagine di un giornale dimenticato, anche grazie a questo libro.
Resta il dubbio dove debba colpire oggi la satira. Di certo non deve abbassare la guardia, ma dato che talvolta il nuovo che avanza ha già fatto rimpiangere classi dirigenti precedenti, lo sguardo deve restare vigile, pronto a colpire, non per senso della contestazione ad ogni costo, ma per cogliere il torbido o la schifezza laddove si manifesta per continuare a comunicare un pensiero, un’idea che sappia tener viva l’intelligenza e non far mai smettere di riflettere. Questo è, a mio avviso, uno dei compiti principi della satira, compito che possono assolvere questi artisti contemporanei calati nella realtà e nel quotidiano, spiriti liberi con antenne che sanno cogliere e captare sentimenti popolari, distinguendoli da quelli populistici, restando vivacemente polemici all’interno della società.
La biografia di Lido Contemori si trova qui:
- Colpire in alto. Viaggio nel disegno satirico dal ‘68 ad oggi di Lido Contemori - 7 Giugno 2019
- Una conversazione possibile tra Da Vinci e Duchamp - 4 Maggio 2019
- Buffalmacco, la satira e Goofy, detto Pippo - 8 Marzo 2019