Daniel Harding ad Anima Mundi: «Sono per la musica, sono per l’unione»

PISA – Nella tarda mattinata di martedì 24 giugno la ex sala degli affreschi del Camposanto monumentale di Pisa ha accolto la presentazione della XVIII edizione di Anima Mundi, la rassegna internazionale di musica sacra voluta e promossa dall’Opera della Primaziale Pisana.

Alla cerimonia sono intervenute diverse figure di rilievo, dal presidente della Primaziale Pisana Pierfrancesco Pacini al neoeletto sindaco Michele Conti al M° Guido Corti al presidente della Fondazione Pisa Claudio Pugelli, eppure tutti gli occhi erano puntati su di lui, il “nuovo arrivato”: il M° Daniel Harding che, a partire da questa edizione del 2018, sarà direttore artistico della rassegna, succedendo dopo dodici anni di attività a Sir John Eliot Gardiner
Molti dei convenuti presenti, infatti, erano giunti appositamente per il M° Harding (oltre che, naturalmente, per seguire la presentazione della nuova stagione di una delle maggiori realtà artistiche e culturali di Pisa, per giunta di ampio respiro internazionale), desiderosi di scoprire la rotta tracciata dal nuovo timoniere. 

Sicuramente il programma preparato da Daniel Harding per l’edizione 2018 riconferma molto del lavoro del suo predecessore, si noti ad esempio la presenza di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e Giovanni Battista Pergolesi, ma è presente un maggiore slancio verso la musica del XIX secolo (in questo senso basti citare due autentici monumenti dell’Ottocento musicale: la Quinta Sinfonia di Anton Bruckner e la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi), quindi non si parli di frattura o continuazione, ma di naturale evoluzione dell’operato del M° Gardiner da parte di Daniel Harding, che difatti porta a germinazione i semi già piantati dall’ex direttore artistico (non si dimentichi, infatti, quanto il M° Gardiner abbia inserito all’interno della rassegna di repertorio dell’Otto-Novecento). Al termine della presentazione, il M° Harding ha acconsentito a rilasciare una breve intervista.

M° Harding, in passato lei ha già partecipato come interprete – nel 2006, con la Filarmonica della Scala – ad Anima Mundi; com’è ritornare come direttore artistico?
«Quando sono venuto qui dodici anni fa ho ricevuto una forte impressione da quel bellissimo momento, da allora ho seguito l’evoluzione del festival anche per l’amicizia con Guido Corti e per l’amicizia con John Eliot Gardiner, quindi ero al corrente di tutto ciò che di meraviglioso si stava creando con Anima Mundi. Quando Guido mi ha chiesto di continuare il lavoro di John Eliot è stato un grande onore e inizialmente ho risposto che non ritenevo di essere la persona giusta per questo incarico, ma poi mi ha parlato dei possibili scenari per il futuro… sono molto onorato ed emozionato di essere qui».

Naturalmente un pensiero va, appunto, anche al M° Gardiner dato che lei riceve un testimone importante. Come si evolverà Anima Mundi nel dopo-Gardiner? Cosa verrà mantenuto e cosa cambierà?
«Penso che noi abbiamo una differente prospettiva sul repertorio, perché siamo due musicisti con differenti personalità. Abbiamo questo festival di musica sacra… Ma cosa significa musica sacra, quali sono i limiti? È una domanda che cambia per ogni persona: la quantità della musica sacra che è stata scritta in epoca moderna, da Mozart fino a Beethoven, ma anche Schumann, Mendelssohn, e nel XX secolo Stravinskij e Janáček, colle idee e le sfide della religione, e naturalmente non c’è una sola religione, tutto questo continua ad essere ispirazione, ispirazione e sfida per i compositori, dalle origini fino ad oggi, quindi c’è moltissima musica contemporanea, del Novecento, dell’Ottocento per esplorare il significato di “musica sacra”. Questa è l’idea».

PROGRAMMA
Cattedrale, venerdì 7 settembre, ore 21.00
Concerto di inaugurazione

Ensemble barocco e Coro da camera del Conservatorio Luigi Cherubini
Francesco Rizzi, maestro del coro
Alfonso Fedi, direzione

Giovanni Carlo Maria Clari, Inno per la Consecrazione della Chiesa
Johann Sebastian Bach, Cantata Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit (Actus tragicus) BWV 106

Andrea Baratti, Psalmus David per coro a quattro voci miste, archi e organo
Brano vincitore della XI edizione del Concorso di composizione Anima Mundi

Johann Sebastian Bach, Cantata Aus der Tiefen rufe Ich, Herr zu dir BWV 131

Camposanto, lunedì 10 settembre, ore 20.30
Liszt a Pisa

Michele Campanella, pianoforte e fortepiano

Wolfgang Amadeus Mozart, Fantasia in do minore K 475
Franz Schubert, Moments Musicaux op.94 n.1-3
Franz Liszt, Fantasia quasi Sonata après une lecture du Dante Totentanz

Cattedrale, mercoledì 12 settembre, ore 20.30
Dedicato alla Virgo

Eva Macaggi, soprano
Anna Ussardi, mezzosoprano
Laura Marzadori, violino

Orchestra Senzaspine
Matteo Parmeggiani, direzione

Antonio Vivaldi, Concerto per violino e due orchestre d’archi RV 581 In due cori per la SS. Assunzione di Maria Vergine
Giovanni Battista Pergolesi, Stabat Mater per soli, coro e archi

Camposanto, venerdì 14 settembre, ore 20.30

Il Suonar Parlante Ensemble
Vittorio Ghielmi, viola da gamba

Celtic Baroque

Cattedrale, sabato 15 settembre, ore 20.30

Orchestra Sinfonica della Radio Svedese
Daniel Harding, direzione

Anton Bruckner, Sinfonia n.5 Religiosa

Camposanto, martedì 18 settembre, ore 20.30

Festival Strings Lucerne Chamber Players

Musiche per archi di Wolfgang Amadeus Mozart, Béla Bartók, Antonín Dvořák

Cattedrale, giovedì 20 settembre, ore 20.30

Corinne Winters, soprano
Ann Hallenberg, mezzosoprano
Edgaras Montvidas, tenore
Gianluca Buratto, basso

Monteverdi Choir
Orchestre Révolutionnaire et Romantique

Sir John Eliot Gardiner, direzione

Giuseppe Verdi, Messa da Requiem

Torre, 15, 20 settembre, ore 20.00
Ottoni di benvenuto

lfmusica@yahoo.com

Luca Fialdini
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