Dieci classici letterari che non potete perdervi

Il Bello del Classico

Dieci classici letterari che non potete perdervi.

Tra le varie rubriche di TuttoMondo ne abbiamo una intitolata “Il Bello del Classico” all’interno della sezione Letteratura. In questa rubrica ogni mese viene scelto e recensito per voi un libro tra i classici letterari.

In questo breve articolo abbiamo creato una lista, scegliendo dieci tra i titoli già recensiti quelli che ci sembravano più particolari. I testi che andremo a presentare sono tutti quanti capolavori nel loro genere, e non possono mancare nelle vostre librerie… Naturalmente la lista non è esaustiva, per fortuna ci sono ancora tanti classici di cui parlare e di cui scrivere. Qui non vogliamo fare una graduatoria di merito, non si può, non ci sono gare nei libri; i testi sono semplicemente elencati seguendo l’ordine con cui sono usciti sulla rivista.

Cliccando sul titolo, troverete la nostra recensione. Scegliete il vostro preferito, ma non fatevi mancare neppure gli altri.

Buona lettura

il-signore-delle-mosche10)  W. Golding  Il Signore delle Mosche

Questa è un’isola. Almeno, credo che sia un’isola. Quella là nel mare è una scogliera. Forse di grandi non ce n’è in nessun posto.

Inizia così. Con la presa di coscienza di un bambino inglese. All’inizio sembra una favola: l’isola è bellissima, un incanto di luci e colori orchestrati da una laguna inoffensiva, col il mare aperto oltre la scogliera, lontano.Il bambino si chiama Ralph. Ha dodici anni anni e la sua goia maggiore sembra essere quella di non sottostare alle imposizioni degli adulti: neppure l’incidente aereo causato dalla tempesta pare turbarlo di fronte a tanta bellezza e libertà. Accanto a lui c’è un ragazzino grassottello, continua

 

eliot9) T.S. Eliot  –  La terra desolata

Nell’arte dovrebbe esserci interpenetrazione e metamorfosi

T.S. Eliot

Ci sono opere che a una prima lettura rischiano di apparire incomprensibili. È il caso della Terra Desolata, di T.S. Eliot. Il poema che ha segnato l’inizio della modernità – e che meglio ha saputo ritrarla nella sua frammentaria e disorganica aridità – è anche uno dei più criptici del Novecento. Accostarsi a queste pagine senza la dovuta preparazione è pericoloso  continua

 

 

classici proust8) M. Proust  –  La Recherche

Pochi libri hanno ricevuto in egual misura il titolo di Mattone del Secolo e di Capolavoro Mondiale come La Recherche di Marcel Proust. Universalmente riconosciuta come una delle opere capitali della letteratura occidentale, ugualmente detestata da schiere di studenti e lettori occasionali, l’enciclopedica ricerca del tempo perduto è ormai entrata nell’immaginario collettivo come sinonimo di rievocazione nostalgica, filosofica odissea al contrario e indigeribile malloppo.

Snodata in sette volumi, scritta nel corso di tredici anni, continua

 

 

 

9788811360766g7) H. James  –  Il giro di vite

Scrivere la recensione di un classico non è semplice perché su di esso è già stato scritto tutto, spesso anche da autorevolissimi critici: su questo romanzo, in particolare, hanno scritto Borges e Calvino, per esempio. Difficile, quindi, non essere condizionati da queste critiche eccellenti e, soprattutto, riuscire a dire qualcosa di nuovo. L’unica possibilità che rimane è pensare allo scopo di questa recensione, che è quello di spingere a leggere o rileggere questo piccolo capolavoro dell’ottocento.

La storia è, tutto sommato, abbastanza semplice. C’è una istitutrice, miss Giddens,   continua

 

 

 

cover_186) E. Lussu   – Un anno sull’altopiano

Quella sigaretta creò un rapporto improvviso fra lui e me. Appena ne vidi il fumo, sentii anch’io il bisogno di fumare.

Si concluderanno a fine mese i 100 anni che ci separano dalla prima guerra mondiale. Un lasso di tempo considerevole, squassato da ulteriori atroci conflitti, spesso conseguenza di quel primo scontro globale, gioco al massacro poi ribattezzato guerra di posizione, o di logoramento, le cui catastrofiche conseguenze hanno influenzato per decenni la vita politica, sociale ed economica del nostro continente. In quel peccato originario si muovono i racconti autobiografici di Emilio Lussu…. continua

 

 

isola_di_arturo5) E. Morante   –   L’Isola di Arturo

Immaginate il tempo dell’infanzia, condensato in una perla. Immaginate un’isola fantastica e al contempo reale. Immaginate un racconto iniziatico, nel quale si fondono la meraviglia della fiaba e ildisincanto dell’età adulta; la sacralizzazione della vita, propria del mito e dell’epopea cavalleresca, e l’amara constatazione dell’eterno vanificarsi del tempo. Fatelo, e avrete un’idea abbastanza chiara di quanto vi attende sull’Isola di Arturo di Elsa Morante.

Uscito nel 1957, il libro vinse il premio Strega quello stesso anno.

L’isola è Procida, al largo della costa campana..continua

 

 

331362674) R. Queneau   –    Zazie nel metrò

Può un libro mettere inGIOCO sé stesso? Può una storia avere per oggetto la materia che la compone, tanto da trasformare i propri elementi costitutivi – personaggi, dialoghi, figure retoriche etc. – in un simbolo coerente che si autocritica? Doveva avere in mente questa sfida, Raymond Queneau, quando si accinse a scrivere Zazie nel Metro, la sua opera più celebre e la più apprezzata dal grande pubblico.

Uscito nel 1959 per Gallimard, in Francia, Zazie suscitò reazioni contrastanti: ci fu chi ne lodò la continua invenzione linguistica… continua

 

 

imem3) Bulgakov   –   Il Maestro e Margherita

Provare a raccontare la trama di  questo romanzo è impossibile e, in fondo, sarebbe anche sbagliato per almeno due motivi.      Primo: la gioia della lettura di un romanzo è molto spesso più legata al ‘significante’ che alla trama; ovvero, se una storia qualunque è scritta bene e in maniera da coinvolgere e emozionare chi legge, diventa letteratura; viceversa, una scrittura sciatta e superficiale riesce a rovinare anche la storia più bella del mondo. Secondo: scrivendo queste righe spero di far nascere l’interesse in chi questo romanzo non lo conosce e per questo rivelare troppo sarebbe proprio sbagliato.

Siccome però si ha sempre diritto a un assaggino… continua

 

classici calvino22) I. Calvino    –   Se una notte d’inverno un viaggiatore

Di questo libro, Calvino stesso disse: “E’ un romanzo sul piacere di leggere romanzi’”. E di piacere, se amate la lettura di romanzi, ne avrete sicuramente. Con un rammarico: di tutte le storie che leggerete, solo di una conoscerete il finale.

Il protagonista di questo romanzo è un lettore, o per meglio dire, il Lettore. Di lui sappiamo che compra il nuovo libro di Calvino che si intitola, appunto, Se una notte d’inverno un viaggiatore.

Il libro lo coinvolge e, con lui, anche noi, gli altri lettori, ne rimaniamo... continua

 

 

classici marquez

1) G.G. Marquez    –   Cent’anni di solitudine

Molti libri hanno segnato la mia vita di lettrice. Uno dei primi, quando ero bambina, è stato Il libro della giungla di Kipling. Più tardi, verso i dodici anni, mi sono innamorata del Cavaliere Inesistente di Calvino che mi ha portato poi a conoscere anche gli altri Antenati.

Da adolescente ho cominciato a frequentare la poesia: oltre al grande Prévert, mi portavo sempre dietro l’Antologia di Spoon River, come fosse un manuale di vita.

Ma, tra tutti, c’è un romanzo che ha contribuito anche a dare una svolta alla mia vita di studentessa e… continua

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