Tutto è iniziato all’incirca tre anni fa, insieme a una di quelle amiche con le quali lo capisci subito di trovarti al momento giusto, esattamente nel posto giusto.
Io, con lei, ho condiviso uno di quei luoghi dell’anima e del cuore, in un momento in cui, il tuo cuore e la tua anima, hanno solo bisogno di cura e calore.
In questo luogo, in un giorno in cui ero alla ricerca di una nuova scrittrice a cui appassionarmi, è stato proprio un libro, prestatomi con affetto, a determinare il mio incontro con l’autrice con la quale ho deciso di inaugurare la mia esperienza, qui, a Tutto mondo, Chiara Gamberale.
E così è iniziata, attraverso le pagine “Dell’amore quando c’era”, la mia storia con Chiara Gamberale, storia dipanatasi tra una lettura cosante ma non continuativa, in cui ogni romanzo si è succeduto a un altro, seguendo e segnando i momenti cruciali di questi ultimi tre anni.
Credo che con ogni scrittrice, la quale, con le parole, cerchi di curare e dare voce a certe ferite dell’animo (Chiara è una di queste) si debba fare così: leggerne le pagine quando se ne ha bisogno, quando quel romanzo sembra essere stato scritto anche e proprio per te, per farsi strada anche nella tua di storia.
Com’eravamo noi, tutti, in quella fila, dietro o davanti alla cassa. Uguali solo a noi stessi, con la speranza di affidare a un’altra storia la nostra. Per perderla, per ritrovarla. Per rimediare, in qualche modo, all’esistenza.
Chiara Gamberale
Esattamente questo è successo con l’ultimo romanzo di Chiara, “Per dieci minuti”, edito da Feltrinelli nel 2013e, da marzo di questo anno, in onda sul canale 50 del digitale terrestre.
Ma prima vorrei spendere due parole, che mi sembrano doverose, riguardo questa giovane scrittrice.
Chiara Gamberale è scrittrice di romanzi, oltre che conduttrice e autrice di programmi televisivi e radiofonici.
Nasce a Roma nell’aprile del 1977 e, poco più che maggiorenne, pubblica il suo primo romanzo “Una vita sottile” (1999), ispirato alla sua dolorosa vicenda autobiografica, e dal quale verrà tratta una fortunata serie televisiva.
Nel frattempo si laurea al DAMS di Bologna e continua la sua attività di scrittrice per iniziare, a partire dal 2002, a lavorare anche come conduttrice e autrice di diversi programmi televisivi.
Nel 2008 arriva un importante riconoscimento letterario, la vittoria del prestigioso Premio Campiello, con il suo romanzo “La Zona cieca”. Nel 2010 esce il suo bestseller internazionale “Le luci nelle case degli altri”.
Inizia anche un’ attiva collaborazione presso importanti quotidiani, quali la Stampa, il Riformista, alla quale si aggiunge una rubrica sulla rivista Vanity Fair e un blog sul sito iodonna.it del Corriere della sera.
Accanto alla carriere letteraria e televisiva, inizia il suo lavoro alla radio con la conduzione, dal gennaio 2010 al giugno 2012, di “Io, Chiara e l’oscuro” su Rai Radio 2.
Del 2012 è l’uscita del romanzo “L’amore quando c’era”; segue, nel marzo 2013, “Quattro etti d’amore, grazie” (Mondadori), e a pochi mesi di distanza, il romanzo del quale, qui vorrei trattare, “Per dieci minuti” (Feltrinelli).
Sono solo le prime pagine della carriera di una scrittrice giovane, intensa, diretta e già tradotta in molte lingue, pubblicata e apprezzata in diversi paesi.
“Le va di fare un gioco?” “Quale?” “Per un mese, a partire da subito, per dieci minuti al giorno, faccia una cosa che non ha mai fatto. Una qualunque. Basta che non l’abbia mai fatta.” “E poi, dottoressa, alla fine che succede? Avrò indietro la mia vita?” “Ne riparliamo fra un mese, Chiara. Intanto giochi, s’impegni e non bari, mi raccomando.”
Per Dieci minuti, Chiara Gamberale
Ogni giorno, per dieci minuti, fare qualcosa di mai fatto prima.
E’ questa la sfida che Chiara affronta quotidianamente per rompere gli schemi di una vita non più sua, per provare a se stessa che altro, oltre il consueto, sia possibile.
Per credere che in una camminata al contrario, in un’affollata e disordinata capitale romana, in improbabili unghie laccate o nell’idea di accogliere un amore che, non si credeva capaci di dare, stia il segreto per rinascere.
E’ questo il filo rosso che guida il lettore attraverso pagine ora leggere, ora allegre, ora tristi, sempre appassionate.
Pagine ricche di una vita che, ancorata ostinatamente ad un lavoro, a un amore, a una casa — nido, vede venire meno le sue certezze e si trova di fronte alla sfida di andare avanti o di impantanarsi in un limbo, in cui si esiste senza vivere.
Chiara soffre, lotta, scalpita, ma grazie alla guida di una terapeuta, alla vicinanza di un amico tutto speciale, ai sorrisi sinceri, sparsi per una città, in cui tutto sembra farsi meccanicamente, e, sopratutto, riscoprendo il vero amore, che può spazzare via la falsità del precedente, deciderà di non fermarsi in quella gora grigia di una vita che non sa scegliere.
Chiara inizia a vivere, forse per la prima volta, e inizia a farlo dieci minuti al giorno. Perché, per capire che si può andare oltre, bisogna iniziare da ciò che è semplice, dai piccoli, grandi cambiamenti che ci fanno mettere in discussione chi siamo, cosa vogliamo, per condurci alla più autentica trasformazione esistenziale.
Chiara lo fa e lo fa da un piatto mai cucinato, da un Natale trascorso in un modo quanto mai insolito, da gesti che, la conducono e, conducono noi con lei, a capire l’importanza di scegliersi ogni giorno.
Poche parole per presentare un libro che guiderà il lettore attraverso una vita, che è di Chiara, ma potrebbe essere di molti, forse di ognuno di noi, tra amori finiti, lavori perduti e fondamenta da ricostruire.
Affido a voi l’entusiasmo di gettarvi tra le pagine di un romanzo che, con quella sensibilità che distingue Chiara Gamberale, la quale prende forma in un linguaggio volutamente quotidiano ma mai banale, spero sia capace di farvi credere che bastino, dopotutto, solo dieci minuti di vita per cambiarne il corso.
Biancamaria Majorana
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Letto! Veramente un bel libro e lei mi è piaciuta un sacco, tanto che ho comprato anche un altro suo libro!!! Brava!! 🙂
Grazie, grazie!!!! 🙂
Spero continuerai a seguirci!!:)
questo libro mi è stato regalato da una persona veramente speciale, l’avevo già letto quando ho visto la recensione, condivido l’opinione di Biancamaria e so che posso fidarmi dei suoi giudizi. Grazie comunque per questa iniziativa che mi sembra utile e molto, molto interessante. Buona giornata a tutti
Grazie e ancora grazie per le belle parole e la stima sincera. Posso solo ricambiare con sincera gratitudine e altrettanta stima!!!