VOLTERRA (PI) – Grandi tele, ombre colorate da cui emergono figure legate tra loro da un misterioso colloquio che possiamo solo immaginare. Corpi solidi e allo stesso tempo resi quasi evanescenti da un sapiente uso del colore, a tocchi che vibrano. In ogni dipinto un racconto segreto, un attimo di vita colto dall’artista in un dialogo intimo tra sé e la realtà che sta costruendo sulla tela. Chi guarda è catturato, avvinto a queste rappresentazioni. Ci si chiede che cosa sia accaduto, chi sono i personaggi e quali rapporti intercorrano tra loro, e che cosa avverrà dopo. Luce e ombra sembrano scolpire corpi che emergono dall’oscurità, volti assorti uniti in un mondo intimo ricreato con mano sensibile e sapiente da un’artista consapevole dell’importanza dei gesti, degli sguardi e della profonda grandezza del quotidiano, mai rappresentato banalmente ma trasceso dalla forza delle forme e del colore in una rappresentazione dalla forte connotazione interiore. Le ombre viola, malva e blu creano forme morbide e consistenti allo stesso tempo, volti evanescenti di un universo sospeso.
La stessa ricerca si ritrova nei disegni su carta dove, spesso con il solo uso di una matita grassa dal segno caldo e forte, l’artista crea storie e situazioni sempre coinvolgenti per chi osserva. L’uso delle matite colorate è personalissimo, e crea textures di colori che disegnano intrecci vibranti.
Dora Bendixen è un’artista norvegese che vive per una parte dell’anno in una sobria e affascinante casa-studio nelle campagne di Pietrasanta, dove le sue grandi tele sono appoggiate su pareti scabre che fanno da perfetto contrasto alla potenza delle forme e del colore.
L’artista, animo sensibile e forte allo stesso tempo, ha iniziato la sua carriera come scultrice astratta e la sua capacità di creare volumi si avverte intensamente anche nella sua pittura. Solo dall’inizio del nuovo millennio ha avvertito l’esigenza interiore di passare alla pittura: è come se la forza del colore l’avesse chiamata, trasmettendole la voglia di creare sulla tela mondi nuovi, teatri delle emozioni umane, solitudini, incontri, desideri che nascono dall’ombra attraverso la luce emozionante del colore.
Questa mostra così particolare, che vi catturerà per l’intensità della figurazione, resterà aperta a Volterra, al Palazzo dei Priori, fino al 28 ottobre, in seguito si trasferirà a Oslo. Il bel catalogo, con interessanti contributi critici, è edito da Caleidoscopio Arte.
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