Una città da annusare, seguendo le tracce di Elisa Bonaparte Baciocchi, sarà svelata venerdì 20 gennaio alle 17,30, a Palazzo Ducale (Sala Accademia 1) da Simonetta Giurlani Pardini e Paolo Emilio Tomei nel convegno Sulle tracce di Elisa Bonaparte, Principessa di Lucca (1805-1814). Il percorso olfattivo.
Un percorso storico, olfattivo appunto, che permette di entrare nello spirito del tempo, comprenderne la cultura e le regole sociali, scoprire le fragranze e i nuovi profumi della Reggia lucchese soprattutto nei luoghi della città in cui furono introdotte le nuove specie botaniche. “Se nella civiltà dell’immagine l’olfatto, legato ai ricordi, alle memorie, alle emozioni e all’identità è stato il senso dimenticato – spiega Simonetta Giurlani Pardini, esperta di storia del profumo e grande appassionata della storia della città – oggi la percezione olfattiva sta ritrovando il suo ruolo con la collaborazione della scienza che sta cercando di svelare tutti i suoi segreti. Esistono infatti alcuni testimoni del tempo di Elisa: sono le piante che volle portare, innovando gli spazi urbani. Questa mappa olfattiva ci conduce alla loro scoperta”.
Le essenze vegetali del periodo napoleonico presenti nella città di Lucca, alcune introdotte per la prima volta in Europa altre invece già presenti ma valorizzate dai Bonaparte, sono oggetto di una approfondita indagine storico-archivistica condotta dell’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana” con la collaborazione del professor Paolo Emilio Tomei, docente di Botanica all’Università degli Studi di Pisa. Naturalmente, a parte i pochi e rari esemplari sopravvissuti e ancora esistenti, gli altri che vengono indicati in questo percorso sono gli “eredi” degli originali dal momento che non tutte le piante possono superare in città più di 200 anni.
Durante l’incontro, a ingresso libero, si esibirà in musiche d’epoca il Trio “Voiles…échardes de Lorraine”, guidato da Giuseppe Viscomi e composto da voce, corno naturale ed arpa; in programma G.Paisiello, Andante per corno ed arpa, “Écrit pour la fête de l’Impératrice”; F.J.Nadermann, “Le devouement de l’amour”, Romanza per voce ed arpa; L.Cherubini, “Queste che miri o Nice – Amo ne sarà mai”, per voce, corno ed arpa: scena ed aria inedita.
Questa iniziativa fa parte del più ampio progetto sulla città napoleonica Da Parigi alla Toscana: il gusto di vivere al tempo di Napoleone ed Elisa” nato nel 2002 da un’idea di Roberta Martinelli e portato avanti in collaborazione con gli enti cittadini e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Livorno.
Fonte: comunicato stampa
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