eneERgie diffuse… a Santarcangelo di Romagna
di Caterina Nanni
Per la Settimana della cultura, in programma dal 7 al 14 ottobre, i luoghi storici e gli spazi culturali di tutta l’Emilia Romagna saranno i contenitori che accoglieranno una rete di iniziative predisposte dai comuni che hanno colto l’invito a dare forma al programma ‘enERgie diffuse’, una campagna di sensibilizzazione nata da un’iniziativa regionale nell’ambito delle celebrazioni dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
Mostre, spettacoli, installazioni e concerti animeranno più di 400 sedi per richiamare l’attenzione sul patrimonio dislocato in tutto il territorio regionale e sulla possibilità di metterlo in relazione con la creatività contemporanea, con lo scopo di incoraggiare una percezione della cultura come strumento di sviluppo anche economico del territorio, di favorire la conoscenza del patrimonio stesso e di incentivare iniziative che attraverso la partecipazione di cittadini e associazioni rafforzino il senso identitario e la coesione sociale.
Il calendario degli appuntamenti prevede aperture straordinarie di musei, biblioteche e luoghi storici, attività rivolte a speciali fasce di pubblico, installazioni d’arte contemporanea, conferenze, occasioni per visitare luoghi non sempre accessibili, e attività che concernono il riuso temporaneo di beni e spazi urbani. Ciò che nel complesso accomuna tutte queste iniziative è il concetto che la rigenerazione delle città possa passare attraverso lo stimolo alla ricerca di nuove letture del patrimonio culturale diffuso, e attraverso l’accoglienza nei confronti di nuove forme di espressione artistica.
Il programma completo, con riferimento alle città principali (Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Forlì, Rimini, Piacenza) è disponibile al sito www.energiediffuse,emiliaromagnacreativa.it, ma numerose sono le iniziative promosse anche nelle località ‘minori’. Cogliamo dunque l’occasione per segnalare il programma proposto dal Comune di Santarcangelo di Romagna: domenica 7 ottobre il Museo Storico Archeologico (Musas) aprirà la Settimana della cultura alle 16 con Bookcrossing – Scambio di libri in libertà nelle sale del museo e poi dalle 18 con Spazi Aperti, una serata di esposizioni di arte contemporanea e sperimentazioni sonore promosso dall’associazione Meet. Giovedì 11 il concerto di una banda di ocarine (Settimino ocaristico internazionale) animerà le sale della Biblioteca Comunale Baldini alle 18. Venerdì 12 alle 21,30 sarà di nuovo il Musas ad offrire i propri spazi, ma questa volta per ospitare il teatro e per la danza, con Invers Power of Wavelenghts (Alessandro Carboni) e Dialoghi del Terzo Paesaggio 1 (Sabrina Ghinassi). Sabato 13, alle ore 17, la biblioteca Baldini presenterà alla cittadinanza i servizi rivolti alla popolazione più anziana. Mentre domenica 14 alle 16,30, per chiudere il calendario degli eventi, si ritornerà al Musas per la Giornata Nazionale delle famiglie al museo, con una lettura cura di Alessia Canducci al cui termine sarà offerta a tutti una merenda, mentre alle 17, sempre al Musas, si assisterà ad un appuntamento ‘fuori porta’ del Festival del Mondo Antico di Rimini, con la presentazione del libro Ataturk addio di Marco Guidi. (Info: Musei Comunali 0541 624703 – Biblioteca Baldini 0541 356299).
Tornando indietro, però, alla data di apertura della Settimana della cultura, ovvero domenica 7, vale la pena ricordare che essa corrisponda anche all’ultima occasione per visitare la mostra ‘Unearth-portare alla luce’ di Eron e Andreco, inaugurata il 9 dicembre 2017, e la cui chiusura è stata posticipata di una settimana per l’occasione. Questo ‘passaggio di testimone’ non è privo di spunti di riflessione: occorre infatti sottolineare che questa esposizione, che in realtà terminerà soltanto parzialmente, in quanto alcune opere entreranno a far parte della collezione permanente, si inserisce su una linea già da tempo impostata dalla direzione museale, e che consiste nel tentativo ricorrente di promuovere il patrimonio culturale storico attraverso il dialogo con la contemporaneità.
Tale impostazione, su cui il Musas insiste già da alcuni anni, ha evidentemente anticipato l’orientamento del programma ‘enERgie diffuse’, e questa grande affinità è ben riconoscibile in una delle opere realizzate da Eron per la mostra Unearth e, non a caso, proprio una di quelle che resteranno sulle pareti del museo. Si tratta di ’Guido Cagnacci is gone… but the Soul is in the Wall’, un’opera che il writer ha realizzato come ‘evocazione’ del dipinto di Guido Cagnacci ‘Madonna con bambino’ (1622 circa) che l’ha preceduta nella collocazione sulla stessa parete del museo. L’opera seicentesca, infatti, proveniva da una collezione privata e, dopo essere stata esposta a Santarcangelo per più di dieci anni, è recentemente ritornata al collezionista che ne è proprietario, lasciando un vuoto da colmare sulla parete. La ‘citazione’ di Eron richiama quasi letteralmente il soggetto originale dipinto dal Cagnacci (nativo santarcangiolese), ma è stata realizzata con una tecnica totalmente contemporanea (la pittura spray direttamente sul muro) e rivisitata dall’artista secondo la propria estetica, giungendo a restituire con grande delicatezza questa importante parentesi della storia della città e del suo museo. Qualcosa che sta tra la fotografia e il ricordo di un sogno.
Ecco dunque un’idea di come un piccolo museo di provincia, emancipandosi dalla piattezza delle classiche presentazioni in serie cronologiche, possa diventare un luogo in cui –oggi- si produce cultura, e non solo la si racconta, nel quale si dia spazio a una produzione artistica attuale in grado di generare nuove suggestioni e, al contempo, valorizzare il patrimonio storico.
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