Chi l’ha detto che “chi fa da sé fa per tre ”? I coniugi Schubert lavorano insieme da più di trent’anni, ascrivendosi, con grande merito, nella secolare tradizione degli autori, in coppia, di fiabe per bambini, per una discendenza che affonda le sue radici direttamente nelle ambientazioni ottocentesche firmate dai fratelli Grimm.
Ingrid e Dieter Schubert, tedeschi di nascita, si incontrarono per la prima volta tra i banchi di scuola, studiando arte all’Accademia di Düsseldorf. L’idea iniziale di scrivere e illustrare racconti per bambini nacque quasi per scherzo, con la più seria volontà di dissacrare le paure di un bambino che tutte le notti sognava di avere uno spaventoso leone sotto il letto. Scrissero così un racconto basato sull’esperienza di un coccodrillo nascosto sotto il letto di un bambino: quantomeno sarebbe stato più credibile!
Fiaba dopo Fiaba, un’illustrazione dopo l’altra, Ingrid e Dieter decisero di trasferirsi in Olanda, ad Amsterdam, dove vivono tuttora, continuando a scrivere le loro fiabe che, ad oggi, sono state pubblicate in 14 paesi diversi, Italia compresa.
Ho avuto il piacere di seguire i nostri artisti durante un laboratorio artistico per bambini che si è tenuto a Palazzo Blu sabato 8 Novembre, all’interno della manifestazione PisaBookFestival ed in concomitanza con la mostra su Amedeo Modigliani et Ses Amis. Lo scopo del laboratorio era quello di spiegare ai bambini l’arte di Modigliani, attraverso la videoproiezione di alcune immagini, alcune delle quali rappresentavano delle opere visibili in mostra. Con un approccio semplice, diretto, divertente e soprattutto in lingua inglese (con l’ausilio di un traduttore simultaneo), Ingrid ha spiegato l’arte del grande maestro livornese parlando di mancato naturalismo, semplificazione delle linee, forte geometrizzazione delle figure e forte richiamo all’arte delle maschere africane. Proprio da qui parte la divertente proposta di far disegnare ad ogni bambino una maschera in pieno stile Modigliani, dando la possibilità di liberare la fantasia tra forme e colori. Il risultato? Sarà l’allestimento, al termine della retrospettiva su Modigliani, il 15 Febbraio prossimo, di una mostra intitolata agli “Amici di Modigliani”: proprio i bambini, nonché autori di questi disegni formidabili.
Le direttive della Schubert ai bambini erano chiare e precise:
- Usate tutto lo spazio che avete!
- Potete sbirciare ma ognuno faccia il suo disegno!
- Feel free!
Ed è alla grande libertà espressiva propria delle menti più argute e delle anime più sensibili, che gli Schubert facevano riferimento.
La loro? Una vita interamente dedicata ai bambini, alle loro passioni, alle grandi intuizioni che animano i loro straordinari assunti. Dalla loro, i coniugi Schubert, hanno sicuramente avuto un grande vantaggio: quello di riuscire a spiegare le follie dei grandi con gli occhi di due, meravigliosi, eterni ed instancabili bambini.
Avevo una sola domanda per loro:
Perché avete deciso di dedicarvi ai bambini? Ad insegnare loro l’arte?
Ed ecco la loro, grande risposta: <<Semplicemente perché era il meglio che potessimo fare!>>
Non commenterò ulteriormente questa grande intuizione, vi invito però a verificarla visitando, dal 15 Febbraio 2015 la mostra con i disegni dei più Grandi amici che Amedeo Modigliani potesse avere: i Bambini.
Ringrazio l’Ambasciata Olandese, rappresentata in tale occasione dalla Dott.ssa Danielle Van Gorcum, referente e responsabile del settore Istruzione e Affari Culturali, gentile nell’avermi aperto le porte di un mondo che, mio malgrado, ancora non conoscevo!
Giulia Buscemi
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