Mi sembra d’obbligo, ora, spendere due parole su Francesco Piccolo.
Piccolo nasce a Caserta nel 1964, si laurea il lettere con una tesi “Le teorie comiche nel teatro del Settecento”.
Oggi vive e lavora a Roma dove collabora con alcune riviste e quotidiani, sua una rubrica sul giornale “L’Unità”.
Scrittore poliedrico. Autore di romanzi e raccolte di racconti, tra i quali, ricordiamo, editi da Feltrinelli, “Allegro Occidentale”, “E se c’ero dormivo”, ” Storie di Primogeniti e figli unici”, per Einaudi “La separazione del maschio” e ” Momenti di trascurabile felicità.”
Lavora anche per il cinema e la televisione, sua la firma di importanti sceneggiature, tra le quali, solo per citarne alcune tra le più note, segnalo “Il caimano”, “Caos Calmo”, “Habemus papam” di Nanni Moretti (sceneggiatura per la quale ha vinto il Nastro d’argento ndr), “La prima cosa bella” e “Il capitale umano” di Paolo Virzì.
Per Einaudi esce nel 2013 “Il desiderio di essere come tutti”, romanzo sulla sinistra italiana, vincitore, il 3 luglio 2014, del prestigioso premio Strega.
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