Gabbie al Pisa Book Festival
PISA – Alle ore dieci di venerdi 11 novembre si sono aperte le porte della 14esima edizione Pisa Book Festival. Per il quarto anno consecutivo MdS Editore è presente a questo importante appuntamento e alle 14 dello stesso giorno, presso la Sala Fermi, ha presentato Gabbie, il secondo volume di racconti che nasce dalla scuola di scrittura che MdS tiene all’interno del carcere Don Bosco di Pisa, curato da Antonia Casini, Michele Bulzomì e Giovanni Vannozzi.
Le 14 di un venerdì certo non sono proprio l’ora giusta per richiamare un folto pubblico, ma la casa editrice MdS con coraggio ha saputo regalarci un incontro interessante e anche commovente, a cui hanno assistito moltissime persone. MdS ha deciso di sfidare convenzioni e chiusure mentali, creando questa scuola di scrittura dentro le mura della casa circondariale Don Bosco di Pisa. Il volume Gabbie è già il secondo nato da questa esperienza (il primo era FaVolare), ed è la prova di come la cultura, l’empatia per il prossimo libera da convenzioni, l’amore per quello che si fa e che si vuole tenacemente trasmettere agli altri, paghino sempre. I racconti dei detenuti e degli scrittori che hanno voluto contribuire a questa iniziativa, tra cui Stefano Benni, hanno costruito un volume a più voci, anche molto diverse fra loro, perché ogni esperienza è unica, fuori o dentro un carcere.
Il libro trova la sua unità nelle parole vere e sentite, perché tutti abbiamo esperienza di gabbie mentali o reali, anche quando non così estreme come quelle raccontate da chi vive il distacco totale dalla società, rinchiuso fra mura che si apriranno solo dopo anni. Quanti si sono serrati volontariamente in una gabbia costruita con le proprie mani, solo per riuscire a sopravvivere a dolori piccoli e grandi, a incapacità e inadeguatezze reali o solo immaginate? Sicuramente molti, e questo libro ne riporta dolori e conquiste, racconti veri o solo immaginati, ma tutti scritti con sincerità.
Alla presentazione sono intervenuti il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il Direttore della casa circondariale Don Bosco Fabio Prestopino, il Prof. Alfonso Maurizio Iacono, il garante dei detenuti della città di Pisa Alberto Di Martino, coordinati dal direttore del quotidiano La Nazione, Tommaso Strambi, insieme ai curatori del volume.
L’attenzione è stata grande, le parole dette forti e coinvolgenti, e il brano autobiografico di Giuseppe Musumeci, letto con grande partecipazione da Giovanni Vannozzi, ha profondamente colpito e commosso tutti i presenti. Molti erano i ragazzi delle scuole che hanno partecipato all’incontro e questo è stato motivo di orgoglio.
Il mondo carcerario è estremamente complesso e contraddittorio, ma come la stessa Sara Ferraioli ha più volte sottolineato, varcare quella serie di cancelli ha svelato un mondo distante da tutti coloro che sono “fuori” ma che allo stesso tempo è ricco di umanità e generosità.
Un libro da comprare, non solo perché i proventi saranno devoluti all’Istituto carcerario Don Bosco per la realizzazione di progetti volti all’aiuto e alla reintegrazione dei detenuti, ma soprattutto perché ogni racconto vi aprirà un’anima, una realtà, un mondo.
Claudia Menichini
Fotografie di Margherita Cottoni
- Joe Wright. La danza dell’immaginazione: una monografia a cura di Elisa Torsiello - 12 Ottobre 2018
- Crack is Wack/ Don’t believe the hype: Keith Haring e la musica - 2 Maggio 2018
- Che cosa vuol dire trasgressione: un viaggio nei significati - 28 Febbraio 2018