E siamo ad aprile.
Le stagioni dei teatri maggiori sono in chiusura e dietro le quinte è tutto un grande agitarsi per l’organizzazione dei primi festival estivi.
La sera però è ancora troppo fresca per uno spettacolo all’aperto, non ci resta quindi che sbirciare le ultime righe dei programmi e dei cartelloni, per aggiornarci sulla situazione in città e scovare qualcosa di interessante.
La stagione del Teatro Verdi è terminata da poco, ma Pisa nasconde sempre qualche asso nella manica. Per tutti gli appassionati del genere segnaliamo un gustoso evento mercoledì 29 aprile al Teatro Lux, dal titolo Prodotti in serie #1: un incontro tra Luca Vecchi della fortunata web series The Pills, Claudio di Biagio, regista del fan movie Dylan Dog, Vittima degli eventi, Giusy Mandalà e Mirko Lino della redazione di Emerging Series, il principale portale italiano dedicato alle web series. Non si tratta propriamente di teatro, ma forse vale la pena andare a dare un’occhiata.
Tra il 17 e il 19 aprile il Teatro Era ospita invece Le parole nascoste, il nuovo lavoro, presentato in forma di studio, dell’Open program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, un’esplorazione creativa che ha come punto di partenza l’interazione tra i canti degli schiavi del Sud degli Stati Uniti ed i testi della prima cristianità, provenienti invece dal medioriente, dall’Egitto e dalla Grecia.
Dal 23 al 27 aprile, al Teatro F. di Bartolo di Buti, Dario Marconcini porta in scena una commedia epistolare di Harold Pinter, Voci di famiglia, con Giovanna Daddi, Emanuele Carucci Viterbi e lo stesso Marconcini.
Il 9 e il 10 maggio invece, sempre al Teatro di Buti, va in scena L’inferno dentro, scritto e diretto da Gabriele Paoli: sei donne, ognuna con un terribile segreto, nella lugubre cornice dell’ Istituto Psichiatrico di Bakersfi eld, nel nord dell’Inghilterra.
Usciamo dalla provincia pisana per ricordarvi che il 7 maggio riparte, a Firenze, XXII edizione dello storico Festival Fabbrica Europa. Tanti gli eventi e i nomi del mondo della danza, del teatro e della musica nel programma consultabile per intero sul sito http://fabbricaeuropa.net: più di un mese di spettacoli, conferenze, presentazioni nella cornice metropolitana della Stazione Leopolda del capoluogo toscano. Una prima assoluta del festival, Pa| Ethos del tibetano Sang Jijia, verrà presentata il 9 e il 10 maggio al Teatro Era; uno spettacolo, diviso in due parti, che fonda la sua riflessione sui termini Pathos ed Ethos, concetti fondamentali della Retorica di Aristotele.
Che dire? Infiliamoci le scarpe ad andiamo!
Il teatro non può assumere una dimensione di élite, in questo mi sento molto vicino a Brecht: il teatro deve avere una dimensione popolare deve arrivare alla gente, altrimenti ha in sé qualcosa di malato, altrimenti genera un complesso d’inferiorità rispetto agli attori. P. Del Bono
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