VENERDÌ SERA “IL CONVITATO DI PIETRA” DI DARGOMYZSKIJ
In Sala Titta Ruffo, per il ciclo di opere da camera, nella partitura originaria per pianoforte
Mise en espace di Lorenzo Maria Mucci; pianista concertatore Riccardo MasciaOltre all’opera, altri due appuntamenti legati al mito di Don Giovanni: venerdì pomeriggio, in Gipsoteca Giulia Poggi e Valeria Tocco parleranno di “Origini e trasformazioni del Don Giovanni fra Spagna e Portogallo”; lunedì e mercoledì all’Arsenale la proiezione del “Don Giovanni” di Carmelo Bene, film del 1970.
Volentieri pubblichiamo il comunicato stampa del Teatro di Pisa
PISA – Sono ben tre i prossimi appuntamenti del Don Giovanni Festival “Una gigantesca follia”, ideato e organizzato dal Teatro di Pisa e dall’Università di Pisa: con iDialoghi curati da Antonella Galanti, Sandra Lischi e Cristiana Torti, con un’opera raramente rappresentata e con un film altrettanto raro.
Il Dialogo in programma venerdì 13 marzo, alle ore 17, nella Gipsoteca di Arte Antica in piazza San Paolo all’Orto, verterà su “Origini e trasformazioni del Don Giovanni tra Spagna e Portogallo”. A parlarne saranno due docenti dell’Ateneo pisano particolarmente addentro alla cultura iberica: Giulia Poggi, docente di Letteratura Spagnola presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, tra le massime esperte di letteratura dei secoli d’oro e del teatro aureo, e Valeria Tocco, docente di Letteratura e Lingua portoghese nonché responsabile scientifico e didattico della Cátedra Antero de Quental dell’Instituto Camões presso l’Università di Pisa
La sera di venerdì vedrà invece protagonista la musica: in Sala Titta Ruffo, infatti, alle ore 20.30, per il ciclo di opere da camera della Stagione Lirica, sarà di scena Il Convitato di Pietra di Aleksander Dargomyžskij, nella versione ritmica italiana di Marcello Lippi, mise en espace di Lorenzo Maria Mucci, pianista concertatoreRiccardo Mascia, interpreti Vladimir Reutov (Don Giovanni), Carlo Torriani (Leporello), Alice Molinari (Donna Anna), Javier Landete (Don Carlos), Laura Verrecchia(Laura ) , Eugene Gunko (il Monaco), Nicola Vocaturo, Hitoshi Fujiyama e Antonio Pannunzio (i tre invitati), Marco Innamorati (il Commendatore).
Il Convitato di Pietra rappresentò un ulteriore sviluppo nella produzione di Dargomyžškij che, partito dal grand-opéra francese con Esmeralda per passare poi al romanticismo fantastico con Rusalka , con quest’opera approda al realismo drammatico, ribaltando anche completamente il rapporto fra parola e musica. Qui infatti Dargomyžškij, seguendo fedelmente il testo teatrale del microdramma omonimo di Puškin, autore cui già s’era riferito per Rusalka, lo mette in musica così com’è, senza apportarvi alcuna alterazione e insieme, però, senza “sposare” la musica al verso ma “intonando” musicalmente il verso.
Del testo di Puškin emergono nella loro pienezza i due temi dominanti: la morte, che accompagna il protagonista ad ogni passo, e l’amore, che conduce l’azione, da quello spensierato per Laura fino all’amore autentico, per la prima volta totale e profondo, per Donna Anna (qui moglie e non figlia del Commendatore).
Considerato il capolavoro di Dargomyžškij, Il Convitato di Pietra rimase incompiuto per la morte dell’autore (1869); fu poi completato da Cesar Kjui e orchestrato da Nikolaij Rimskij-Korsakov e andò per la prima volta in scena a Pietroburgo nel 1872. Tra il 1898 e il 1903 Rimskij-Korsakov ne riprese l’orchestrazione, riscrivendo la scena del duello, l’aria di Don Žuan “Kogda b ja byl bezumec” (‘Se fossi un folle’) e aggiungendo il preludio, che riprendeva alcuni temi dell’opera e fu in questa nuova redazione, considerata oggi quella definitiva, che l’opera andò in scena al Bol’šoj di Mosca il 19 dicembre 1906.
La rappresentazione di venerdì sera ha un duplice motivo di interesse: oltre a dare l’occasione per apprezzare un’opera raramente rappresentata eppure molto significativa, ed ancor più significativa nell’ambito del percorso che Pisa ha aperto attraverso le varie declinazioni del mito di Don Giovanni, consentirà di apprezzare l’originale dargomyzskiano, quella partitura per pianoforte di cui l’autore non poté scrivere l’orchestrazione.
Il terzo appuntamento è cinematografico: luned16 con doppia proiezione alle 16.30 e alle 20.30 e mercoledì 18 alle 18,30, al Cinema Arsenale verrà data una rarità: il Don Giovanni di Carmelo Bene, film del 1970 interpretato da un giovaneCarmelo Bene insieme con Salvatore Vendittelli, Gea Marotta, Lydia Mancinelli e Vittorio Bodini. Su musiche di Mozart, Verdi, Donizetti e Prokof’ev un film allucinato e furiosamente barocco, tra marionette, bambole, specchi, immaginette sacre, delirante esibizionismo e aggressiva ironia. La proiezione serale di lunedì sarà introdotta da Sandra Lischi e Igor Vazzaz
I biglietti per Il Convitato di Pietra sono in vendita al Botteghino del Teatro Verdi, posto unico euro 15; per informazioni tel 050 941111
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