Il mito di Steve McQueen rivive all’Arsenale
A 85 anni dalla sua nascita e 35 dalla morte, l’Arsenale omaggia il mitico Steve McQueen con la proiezione in prima visione del film-evento “Steve McQueen: Una vita spericolata” di Gabriel Clarke e John McKenna.
Steve McQueen aveva un sogno, girare il film definitivo sulle corse automobilistiche, il più realistico, il più coinvolgente. Come avrebbe potuto immaginare che la lavorazione de “Le 24 ore di Le Mans” gli sarebbe costata così tanto, in termini artistici, economici e umani? Tra divergenze con la troupe, problemi con la sceneggiatura, incidenti e tradimenti, i registi costruiscono, grazie alle testimonianze di Chad McQueen, figlio di Steve, e degli altri protagonisti di quella storica avventura cinematografica, un meraviglioso film nel film.
Un’occasione unica per rivedere sul grande schermo l’attore che con pellicole come “I magnifici sette”, “La grande fuga” e “Getaway”, ha saputo segnare la storia del cinema americano.
Il film, presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes, sarà proiettato all’Arsenale lunedì 9 alle 20.30, martedì 10 alle 18.30 e mercoledì 11 alle 16.30.
Steve McQueen aveva un sogno, girare il film definitivo sulle corse automobilistiche, il più realistico, il più coinvolgente. Come avrebbe potuto immaginare che la lavorazione de “Le 24 ore di Le Mans” gli sarebbe costata così tanto, in termini artistici, economici e umani? Tra divergenze con la troupe, problemi con la sceneggiatura, incidenti e tradimenti, i registi costruiscono, grazie alle testimonianze di Chad McQueen, figlio di Steve, e degli altri protagonisti di quella storica avventura cinematografica, un meraviglioso film nel film.
Un’occasione unica per rivedere sul grande schermo l’attore che con pellicole come “I magnifici sette”, “La grande fuga” e “Getaway”, ha saputo segnare la storia del cinema americano.
Il film, presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes, sarà proiettato all’Arsenale lunedì 9 alle 20.30, martedì 10 alle 18.30 e mercoledì 11 alle 16.30.
Nato nel lontano 1985 a Pontedera, laureato in Storia dell'Arte a Pisa. Per Tuttomondo, da settembre 2014, mi occupo di cinema, recensioni e interviste. I miei interessi spaziano dal cinema italiano (in ordine sparso Fulci, Verdone, Fellini, Argento, Scola, Avati i miei preferiti) a quello americano (i maestri della new hollywood e del new horror anni '70/80), non guardo le serie tv.
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