Il sonno del mostro, dal fumetto al teatro

“Il sonno del mostro” la prima messa in scena

PISA – Per gli amanti della fantascienza e del teatro in generale, il 28 gennaio al teatro lux la compagnia teatrale BITquartet diretta da Gabriele Paupini ha portato in scena “Il sonno del mostro” un opera tratta dall’omonimo fumetto di EnKil Bilal : “Le sommeil du Monstre” e trascritta come piece teatrale dallo scrittore Federico Guerri.

Il sonno del mostro è un primo studio in chiave di lettura scenica, una forma teatrale capace di sperimentare nuove possibilità espressive, dove le pagine scritte si trasformano in pensieri, parole e immagini.

All’ospedale Kosevo di Sarajevo,

All’ospedale Kosevo di Sarajevo, tre neonati vivono i primi giorni di vita su uno stesso letto. Nike, Amir e Leyla. Trentatré anni dopo, Nike, che ha sviluppato una memoria potentissima in grado di risalire il flusso del tempo , ricorda il diciottesimo giorno della sua vita quando, giurò di proteggere i suoi due compagni di letto.

Ma dove saranno finiti ora Amir e Leyla? Nike decide di abbandonare il proprio lavoro e di mettersi alla loro ricerca. Il mondo è cambiato, un’organizzazione terroristica dall’inquietante nome di Obscurantis Order, per metà mafia per metà setta religiosa, ha intenzione di azzerare il passato culturale dell’umanità. Nike rientra nei loro piani perché potrebbe essere facilmente strumentalizzato. Intanto anche ad Amir e Leyla accadono fatti poco spiegabili. I loro destini si intrecceranno tra passato-presente-futuro facendoci emozionare e riflettere sulla memoria, sull’influenza dei ricordi individuali e collettivi nelle scelte delle nostre vite.

La regia del giovane Gabriele Paupini riesce ad unire fantascienza e storia, fumetto e teatro creando una performance fluida e di alta tensione. Impresa non semplice, dato Il denso flusso d’informazioni. La storia, infatti, è complessa, impegnata, piena di suggestioni, si presta ad una lettura e ad un ascolto impegnativo ma affascinante, grazie anche all’aiuto delle immagini, che accompagnano lo spettatore all’interno della storia. Immagini tratte dal fumetto. Gabriele Paupini riesce ad unire due tipi di linguaggi diversi in maniera semplice, senza disturbare o distraendo il pubblico dalla lettura. Gli attori vengono diretti in maniera efficiente, sentendosi a loro agio in situazione altre.

Il cast è formato da Marianna Arbia, Flavio Murialdi, Luigi Testoni, Francesca Zerilli, Benedetta Rustici e Sebastian Jan MarzaK.

I personaggi sono ben caratterizzati e nonostante si tratti di una lettura, c’è intesa e relazione creando situazioni diverse tramite spostamenti ben precisi e l’ottima padronanza di quello che dicono. Per tutto il tempo la tensione è alta e contenuta, con pochi cali d’energia. La scelta di guardare direttamente in pubblico durante la lettura, creando raramente piccoli momenti di sguardo, è molto cinematografica. Ma riesce in maniera molto funzionante, inglobando lo spettatore sempre di più all’interno della storia.

La lettura si svolge in un ambiente spoglio e scuro. Gli attori sono illuminati da un’unica luce fissa, per tutto lo spettacolo e sono caratterizzati da un trucco scenico leggero ma forte ( Unico segno che contraddistingue i personaggi tra di loro). Insomma un ambiente semplice per una storia complessa ed emozionante che ci accompagna in un viaggio spaziale tra storia e amori, tra uomini e androidi.

In conclusione un ottimo debutto di una messa in scena ancora in fase di sviluppo e non ancora versione definitiva. La compagnia è alla ricerca di una produzione che possa sostenerla nella creazione di un opera teatrale a tutti gli effetti.

 

 

Massimo Risi
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