LA CITTÀ IDEALE
Un progetto di civiltà, un concorso di idee, un’azione costitutiva
Siamo fermi, abbiamo la sensazione fisica di cadere all’indietro.
Non crediamo più che si possa fare qualcosa, che possa esserci una evoluzione. Ed è giusto, perché si è dimostrato tutto falso.
Ma tutto ciò che è fallito puntava a risultati immediati.
A distanza di qualche secolo, invece, ciò che un tempo costituiva eresia è ai nostri occhi evidente. Io so di essere per molti un eretico,
la mia eresia è credere nelle potenzialità trasformatrici dell’uomo.
Anche di quelli che sembrano perduti. Un giorno, anche molto lontano, l’uomo si libererà delle paure e dei lacci che lo legano.
Io lavoro alimentando questa idea che viene da lontano
e va molto oltre la nostra esistenza attuale.
Armando Punzo
Siamo tutti stanchi di sentirci perennemente cadere all’indietro, e gli artisti, uomini sensibili, provano a dirci il disagio di stare sulla soglia di una sfiducia che sentiamo incancrenita ma stantìa. Sui nostri palcoscenici si agita tanta nostalgia di felicità e di futuro, ma essa rimane spesso impigliata nella lingua dello scetticismo.
Il festival di quest’anno vuole essere dunque, ancora una volta, un’opera nel suo insieme, attraverso una sinfonia di spettacoli, palcoscenici, atmosfere, incontri che sprigionino il senso della possibilità dell’Impossibile, che sperimentino una lingua attraverso cui pensare l’impensato. Ma poiché l’Utopia è parola pericolosa, perché viziati da una stortura del Novecento ci fa pensare a ciò che non potrà mai esistere, e non a ciò che non esiste ancora, parleremo allora di “Città Ideale”.
Una figura luminosa, un invito all’ideare, al concepire sogni più alti, delle idee per un modello di civiltà che vanno molto oltre il tempo, lo spazio e i dettagli che ci riguardano da vicino.
Vogliamo continuare il discorso avviato con Mercuzio non vuole morire e cominciare qui, a Volterra, questa azione costitutiva.
Con la complicità dei tantissimi cittadini di ogni età coinvolti in prima persona nel cantiere creativo, sotto la guida di maestri che sappiamo vicini al nostro sentire e al nostro agire, poetico ed etico, vogliamo chiederci per quale città, quale uomo, quale desiderio e quale storia valga la pena battersi dentro di noi e sui palcoscenici.
Cuore pulsante della Città Ideale è il Teatro, inteso come luogo ideale di ogni città di ogni tempo, il luogo dell’anima nella sua configurazione concreta e visibile; nelle parole di Armando Punzo «il teatro come architettura concreta di uno spazio impalpabile, spazio dentro l’uomo che è contro la logica del quotidiano, da coltivare, da far crescere».
In questo caso il cuore della Città Ideale di VolterraTeatro sarà quindi, grazie all’importantissimo sostegno e alla preziosa sinergia collaborativa con l’Accademia dei Riuniti, il Teatro Persio Flacco di Volterra, un teatro completamente trasfigurato dalla presenza di spettacoli, laboratori, mostre, installazioni, persone, a ogni ora, senza soluzione di continuità, e in ogni suo spazio. Un luogo sempre aperto, crocevia culturale della città, abitato dalla musica e dai libri, dai teatranti, dai poeti, dagli organizzatori, dagli spettatori, adulti giovani e bambini, dai giornalisti, dai passanti. Non solo palcoscenico per gli spettacoli, quindi, ma luogo di riflessione, aggregazione e di incontro, base operativa degli organizzatori del festival e delle associazioni coinvolte, salotto letterario, bistrot e temporary bookshop.
Dal 18 luglio sarà attivo
l’ INFO POINT DEL FESTIVAL VOLTERRATEATRO
(Teatro Persio Flacco – via dei Sarti, 37 – Volterra)
Può già comunicare col Festival VolterraTeatro ai contatti
tel. 334.1052747 | mail prenotazioni@volterrateatro.it
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