La storia di Oreste Fernando Nannetti, noto anche come Nof4, forse il malato psichiatrico più famoso di Volterra, arriva a Salò, all’interno di un’esposizione itinerante curata da Vittorio Sgarbi, Museo della Follia presso il MuSa – Museo di Salò con un opera di Nico Bruchi, in arte Lopez.
Nannetti fu l’autore di una serie di graffiti incisi sulla parete dell’ospedale psichiatrico di Volterra, i suoi geroglifici sono considerati un capolavoro dell’Art Brut e oggi, grazie all’artista, la vicenda di Nof4 ha ritrovato uno spazio artistico nuovo in questa mostra itinerante. Lopez omaggia questo particolare personaggio attraverso un’istallazione che all’interno della mostra dialoga con artisti del calibro di Goya e Bacon.
Il percorso artistico di Nico Bruchi ha preso l’abbrivio nei corridoi dell’ex ospedale psichiatrico: “Nannetti è parte della mia vita e da sempre fonte d’ispirazione, era lui che volevo portare in vista, non il suo percorso, ma una semplice immagine di quello che per me ha sempre rappresentato come uomo, come genio espressivo, come degente di un ospedale psichiatrico” ha dichiarato Lopez, volendo rendere omaggio allo storico personaggio.
L’opera di Lopez è un ritratto di Nannetti reinterpretato attraverso il suo il mondo interiore fatto tutto di elementi simbolici. Con questa immagine criptica e travagliata Lopez introduce lo spettatore nello sconvolgente mondo interiore di Nannetti, un personaggio a cui l’artista si sente particolarmente vicino, creando anche un sottile filo rosso che lo lega alla città di Volterra, luogo di provenienza dello stesso Lopez. Come afferma l’artista l’opera è un insieme di fughe mentali e fisiche verso l’esterno e ancoraggi ancestrali ad un mondo di ricordi e piccole cose: “La testa di Nannetti è un mappamondo esploso, la mano è di gesso, piccola come quella di un bambino, simbolo dell’infanzia, mentre l’altra è sostituita da un’ancora di alabastro che simboleggia la pesantezza dei legami e il rapporto con Volterra […] I piedi legati a una bicicletta con i freni rotti, mostrano Nannetti che esce da una gabbia, lasciando dentro una maschera divisa in due. Il peso dei legami e dell’infanzia nelle sue mani, un mappamondo esploso al posto della testa porta la luce nel suo cammino, fatto di pensieri, graffi, parole”. Nannetti ha abitato nella città di Lopez, rinchiuso, ma allo stesso tempo fuori dai limiti, dalle inibizioni, dai confini. Un’uomo, che, come afferma l’artista, “avrei tanto voluto conoscere con i miei occhi”.
L’opera di Lopez resterà visibile al pubblico dall’11 al 19 novembre 2017. L’esposizione è stata inaugurata il 10 marzo.
Il Museo della Follia itinerante è un progetto a cura di Vittorio Sgarbi.
Autori: Cesare Inzerillo, Sara Pallavicini, Stefano Morelli, Giovanni C. Lettini.
SEDE ATTUALE
Salò, MuSa
Via Brunati, 9, 25087
11 Marzo – 19 novembre 2017
Orari
Da marzo a maggio
Da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 19:00
Da giugno a settembre
Da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 20:00
Ottobre e novembre
Da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 19:00
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
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