PONTEDERA (PI) – Correte con ogni mezzo a Pontedera, avete ancora poche settimane per vedere una bellissima mostra sulla velocità! Divisa in due sezioni, una al restaurato Palazzo Pretorio in centro città e l’altra al Museo Piaggio, appagherà ogni vostra curiosità sulla rappresentazione della velocità da parte di artisti, grafici e fotografi dalla fine dell’800 fino agli anni Settanta del Novecento. Un excursus completo che parte dai cavalli e dalle carrozze, che testimoniano un mondo ancora rurale e tranquillo, passa alle più audaci rappresentazione futuriste della velocità, per finire con alcune incursioni nella pittura e nella grafica degli anni Sessanta e Settanta.
La mostra è concepita in modo equilibrato e coerente, ogni mezzo di locomozione è indagato con dipinti, oggetti, fotografie, manifesti, sculture e grafiche. Nessun campo dell’arte è tralasciato, e nessun mezzo: cavalli e carretti, gozzi e transatlantici, aerei e idrovolanti, moto e biciclette, tram e treni, sci e carri-vela, forse mancano solo i pattini!
Quindi lasciatevi prendere da quella sorta di follia dinamica che aveva catturato il mondo agli inizi del Novecento, e guardate le opere esposte pensando a che cosa dovevano provare davanti ai tanti nuovi mezzi di locomozione le persone che vivevano a quel tempo.
La diffusione dell’energia elettrica aveva rischiarato le tenebre e illuminato il mondo, e le nuove e continue scoperte scientifiche permisero di far muovere le nuove automobili, far navigare barche sempre più grandi e confortevoli, e far salire gli aerei in cielo. Tutto l’Occidente sembrava percorso da un fremito: velocità, velocità, velocità, la nuova dea del XX secolo!
In pochissimo tempo le città si trasformarono: carri e carrozze a cavalli, che fino allora avevano rappresentato il più importante mezzo di locomozione, sparirono lentamente, mentre le strade si riempivano di auto lanciate alla velocità, folle per quei tempi, di 40 km all’ora, le moto sfrecciavano rumorose, treni sempre più veloci attraversavano città e campagne, e il cielo era solcato dai primi curiosi aerei.
A Palazzo Pretorio potrete ammirare bellissimi dipinti di autori molto conosciuti, come Fattori, Viani, Nomellini, Segantini, Balla, Sironi, Depero, Severini, Boccioni, Carrà, ma resterete sorpresi anche dalle opere di artisti meno noti ma comunque capaci di rendere il mito della velocità con intensità e vibrante cromatismo, come Bonzagni, Russolo, Tato, Thayaht, Dottori, Ambrosi, Peruzzi e Crali.
Passerete dai ritmi ancora arcaici di certe visioni di campagna o di barche a remi che lente attraversano fiumi e laghi (come il bellissimo disegno di Segantini Ave Maria a trasbordo) alle dinamiche rappresentazioni futuriste (Velocità + luci, di Giacomo Balla), e alle incredibili visioni dall’alto degli aereo-pittori, (Dinamismo di Mondi di Gerardo Dottori), in un vortice di immagini che vi catturerà.
In più troverete una bella sezione di manifesti di film del secondo dopoguerra, in cui il mezzo di trasporto diventa essenziale nella dinamica della storia, come in Vacanze Romane, Il Sorpasso, Ladri di biciclette.
Spostandovi poi oltre la stazione di Pontedera, raggiungete il Museo Piaggio, molto interessante anche se poco conosciuto. Nel Museo, ospitato nelle ex officine della fabbrica, potrete ammirare venti dipinti di grande formato, che spaziano da Viani, Nomellini, Sironi e Depero fino ad Adami e Angeli. Accanto un’interessante mostra fotografica, che illustra il mito della velocita attraverso le prime immagini di voli aerei, automobili, e navi, e cerca di catturare il movimento con le prime rappresentazioni del volo degli uccelli, delle giostre in movimento e del corpo umano che danza.
Tutte le immagini sono di grande suggestione, così come il video che, proiettato su una grande parete, ci cattura con il susseguirsi delle riprese dei primi voli, del varo del transatlantico Rex, dei viaggi in automobile e dell’attività febbrile delle fabbriche dove si realizzavano queste nuove meraviglie.
Prima di uscire, non dimenticate di dare una rapida occhiata alle sale del Museo Piaggio, dove troverete i primi prototipi di moto come la VT317 del 1909 della Gilera, o la MP5 Paperino del 1945 della Piaggio, accanto alle numerose versioni della Vespa e dell’Ape, di cui una trasformata in carro dei pompieri!
Ma affrettatevi, la mostra sta per finire!
La mostra di Pontedera, nelle due sezioni Tutti in Moto, il mito della velocità in cento anni di arte, a cura di Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci a Palazzo Pretorio, e Futurismo, Velocità e Fotografia, a cura di Giovanni Lista al Museo Piaggio, resterà aperta fino al 14 maggio.
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