Dopo il successo dell’autobiografia Prima la musica, poi le parole e del sentito Verdi, l’italiano, il Maestro Riccardo Muti dà alle stampe un terzo titolo: L’infinito tra le note.
Il nuovo libro, in vendita dal 23 maggio e presentato in anteprima domenica 19 alla Fondazione Corriere della Sera a Milano, si pone su un piano differente rispetto ai due precedenti. Ne L’infinito tra le note il Maestro Muti diviene una guida per il lettore, conducendolo in un viaggio tra i segreti della musica in otto brevi lezioni a metà tra il didattico e l’autobiografico, il ricordo e il pensiero rivolto al futuro, un percorso in cui tocca molti dei temi a lui più cari: dai propri maestri ai momenti cruciali della sua carriera, ai compositori che hanno segnato il suo cammino (non solo gli adorati Verdi e Mozart, ma anche tutti gli italiani “dimenticati”), fino alla realizzazione di due progetti straordinari, ossia la creazione di un’orchestra di giovani musicisti e di un’Accademia dedicata all’opera italiana n un Paese che spesso dimentica il ruolo dell’arte nella società.
In quarta di copertina è riportata una citazione del Maestro: «Mozart diceva che la musica più profonda è quella che si nasconde tra le note. Il mistero è lì, in quello spazio che racchiude l’universo». L’infinito tra le note, appunto: è in questo spazio metafisico che si muove il pensiero di Muti, è in questo spazio che si orienta la sua ricerca ed è in questo spazio che il lettore viene condotto e spinto a ragionare sui problemi che ogni direttore deve fronteggiare. Ogni partitura contiene una certa dose di “non detto”, quel misterioso spazio tra le note, cercando di eliminare gli orpelli, le sovrastrutture coercitive, per giungere al cuore autentico della musica: pura energia che diviene emozione.
Per informazioni e acquisti: L’infinito tra le note, Prima la musica, poi le parole, Verdi, l’italiano.
Photocredit: Riccardo Muti Music
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