In dream con gli Editors, Live del 28 novembre
Lo scorso 28 Novembre presso il Paladozza di Bologna si è tenuta l’unica data italiana del tour “In dream” degli Editors per presentare il nuovo omonimo album uscito ad ottobre. A due anni dal concerto dell’Unipol Arena la band è tornata nuovamente a farsi sentire, portandosi dietro moltissimi fan, dimostrando una crescita tecnica e artistica davvero notevole.
Ormai gli Editors sono diventati star da stadio, non c’è dubbio… Ricordo ancora il marzo del 2008 quando suonarono al Velvet di Rimini, un piccolo locale nascosto, quando il pubblico saltava e sbraitava sulle ruvide note di All Sparks, in uno spazio ristretto con Tom Smith a pochi metri di distanza. Vecchi tempi! Erano ancora un gruppo di nicchia per gli appassionati di indie rock, quegli stessi adepti che in quegli anni avrebbero seguito i White Lies, gli Interpol, i Franz Ferdinand, gli Arcade Fire etc…Ma un gruppo come gli Editors non poteva rimanere sconosciuto, e si è saputo regalare ad un pubblico più ampio, mettendo in circolazione vecchie sonorità in un epoca contemporanea aperta alla sperimentazione e non solo fatta di meteore e fenomeni pop scala classifiche.
Gli anni sono passati, ma l’energia è rimasta, anzi è proprio esplosa, e il gruppo di Birmingham ha intrattenuto gli scatenatissimi fans per tutto il concerto. La band ha aperto con No Harm e Sugar, ma subito si sono presentati problemi tecnici e di acustica, dove la voce di Tom non è riuscita a farsi sentire a dovere. Un sacrilegio secondo me, poiché Tom ha una voce favolosa, un’estensione con pochi rivali nel mondo della musica. Un vero peccato. Nonostante tutto tra il sesto e settimo pezzo (Forgivness e All Sparks) la situazione si è risollevata e il gruppo è riuscito a dare il meglio di sé stesso. Gli Editors hanno brillato in quel fantastico sabato sera, anche con un inizio incerto.
Tom e Russell Leetch, il bassista, si sono scatenati sul palco e ci hanno fatto scatenare a suono di riff spettacolari, hanno ballato ed ancheggiato sul palco come se fossero dei nostri amici che presi dall’entusiasmo non riuscivano a fermarsi, mentre il Paladozza ballava e cantava ad ogni singola nota. La presenza scenica di Tom ha sbalordito tutti: bizzarro e mimico come Dan Black, sensuale come Dave Ghahan, e profondo e meditativo come Ian Curtis, un vero artista poliedrico, teatrale e molto preparato.
Il concerto, come ogni show magistrale che si rispetti, è volato via, intenso, coinvolgente e frizzante.
Il momento più emozionante è stato quando Tom è rimasto da solo sul palco interpretando una commovente versione acustica di Smokers Outside The Hospital Doors. La folla cantava all’unisono, è stata una piacevolissima consacrazione in cui è scesa furtiva qualche lacrima.
Molti sono stati i brani dell’ultimo album: Life Is A Fear, Salvation e All The Kings, pezzi potenti, oscuri e carichi di profondità emotive, mentre Ocean of Night ha introdotto la chiusura del concerto lasciandola ad una coppia da urlo, Papillon e Marching Orders, dove il concerto si è trasformato in una delirante dancefloor.
C’è poco da dire, gli Editors si sono riconfermati il grande gruppo post punk/indie rock che ormai ci accompagna dal 2005 quando uscì il loro album d’esordio, The Back Room.
Il 28 novembre, sono usciti dalla stanza sul retro e ci hanno fatto entrare in un sogno dal quale, purtroppo, ci siamo dovuti svegliare.
Serena Baglini
- Joe Wright. La danza dell’immaginazione: una monografia a cura di Elisa Torsiello - 12 Ottobre 2018
- Crack is Wack/ Don’t believe the hype: Keith Haring e la musica - 2 Maggio 2018
- Che cosa vuol dire trasgressione: un viaggio nei significati - 28 Febbraio 2018