Raimo e i suoi “Silenzi di guerra”

Nel centenario della Grande Guerra, chiude la Stagione teatrale del Verdi uno spettacolo a tema
RENATO RAIMO E I SUOI  “SILENZI DI GUERRA”
Da una storia vera avvenuta tra Pisa e Gorizia, un testo di Federico Guerri adattato poi da Renato Raimo e Marco Grigoletto, protagonista Renato Raimo, regia di Marco Grigoletto, musiche eseguite live dal fisarmonicista Marco Lo Russo. In scena sabato e domenica.
Sabato, alla fine del matinée per le scuole, un intervento musicale del Coro del Liceo Scientifico Dini diretto da Giovanni Del Vecchio; domenica invece, dopo lo spettacolo, incontro con il pubblico:  ad introdurre sarà l’assessore Marilù Chiofalo, interverrà il giornalista esperto di guerra Giovanni Morandi.
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Poco più di cent’anni fa, il 24 maggio 2015 l’Italia entrò in guerra, quella Prima guerra mondiale che tutti gli storici definiscono come il più grande conflitto mai visto. Una immane carneficina: alla sua conclusione nel 1918 – è dell’11 novembre la firma dell’armistizio – le vittime erano decine di milioni (in Italia 750.000 morti tra caduti in guerra e civili), senza contare le terribili condizioni di molti dei superstiti. Una guerra che segnò la fine definitiva di un mondo, cambiò radicalmente la storia dell’Europa e aprì le porte a una nuova epoca dai bagliori assai foschi. 
Per tutto il quadrienno 2014-2018 sono oggi in corso in Italia le celebrazioni del Centenario di quella “Grande Guerra” ed è nel solco di queste iniziative che il Teatro di Pisa, insieme con la Fondazione Toscana Spettacolo, ha scelto di chiudere la propria Stagione teatrale con uno spettacolo d’impegno storico e civile che ben vi si inserisce, Silenzi di Guerra, protagonista, coautore dell’adattamento teatrale da un testo di Federico Guerri, e produttore Renato Raimo, regia di Marco Grigoletto: in scena al Verdi sabato 27 febbraio alle ore 21 (e con un matinée scuole alle ore 10);  domenica  28 febbraio alle ore 17.
Ispirato a una storia vera accaduta tra Pisa e Gorizia, Silenzi di Guerra racconta di un professore universitario che, per inseguire il figlio partito militare, porta i propri passi sulle orme dei soldati, un Geppetto d’inizio Novecento che, per amore, entra di sua volontà nel ventre della Balena e sa raccontarcene ogni particolare. 
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Perché “Silenzi”? Lo spiega bene Renato Raimo nella prefazione al suo libro appena uscito per i tipi della casa editrice romana Argo: «La memoria, quella storica, pretende fatti e cronaca dettagliati. Quella del cuore invece chiede di conoscere i pensieri, gli stati d’animo, le paure, le sofferenze, di quei giovani-uomini – ‘la prima generazione di italiani nati tali’ – mandati a morire per difendere i confini dall’invasore, anch’egli giovane-uomo. Raccontare i fatti è compito degli storici, come attore invece ho risposto ad un richiamo profondo, che all’inizio mi ha un po’ spaventato: portare in scena non i rumori ma i silenzi  di una guerra. Quei silenzi che hanno scandito sicuramente ogni momento di chi è stato protagonista di quegli eventi sin dai primi episodi: i silenzi delle madri, i silenzi dei padri, i silenzi dei giovani amori recisi e mai sbocciati, i silenzi della fatica della marcia, i silenzi dell’attesa, i silenzi della paura, i silenzi del freddo, i silenzi del coraggio, il silenzio della morte che si trasforma in speranza per un mondo migliore, il silenzio del miracoloso ritorno a casa. Ma come riuscire a portare in scena solo i ‘silenzi’ di una guerra?».
C’è riuscito, e con questo spettacolo ci trasporta per mano, con umanità e crudeltà, nei tunnel e nelle trincee del primo conflitto mondiale e ce ne fa uscire cambiati. 
Silenzi di guerra ha una colonna sonora composta appositamente da Andrea Marra; gli arrangiamenti per fisarmonica sono del noto fisarmonicista Marco Lo Russo, che li esegue live sul palco.
Le scenografie sono della Barbaro srl, i costumi dell’Equipe Sartoria Storica di Ferrara, costumista Cristina Biondi.
Diverse le iniziative collaterali allo spettacolo. Oltre alla presentazione del libro di Renato Raimo, che ha avuto luogo nel Cafè-Foyer del Verdi martedì pomeriggio, il matinée di sabato per le scuole vedrà, a conclusione, l’intervento del Coro del Liceo Scientifico Dini che, diretto dal M° Giovanni Del Vecchio, canterà canzoni a tema, attinte al grande patrimonio dei canti popolari e sociali. Domenica invece, a conclusione della pomeridiana, è in programma un incontro con gli spettatori. Interverrà il noto giornalista fiorentino Giovanni Morandi, una lunga esperienza come inviato speciale su diversi fronti di guerra, dal Medio Oriente all’Africa, dai Balcani al Libano. Aprirà l’incontro l’Assessore Marilù Chiofalo che parlerà del progettoCULTURèDUCAZIONE, al cui interno sono inseriti anche gli eventi di “Silenzi di Guerra”. Un progetto nato per “creare contesti e meccanismi che favoriscano la continuità verticale (per età)  nei processi educativi, centrando l’intervento sull’unicità della composizione dei talenti di ciascuno, e la continuità e coerenza orizzontale, cioè nei diversi luoghi educativi (famiglia, scuola, luoghi di educazione non formale e luoghi di cultura) pensando anche gli spazi di apprendimento in modo coerente e funzionale al progetto educativo”, il tutto attraverso una serie di appuntamenti che parlino al grande pubblico di temi cruciali dell’educazione abbinando agli spettacoli una conversazione con un personaggio autorevolmente competente sul tema.  
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita al Botteghino del Teatro Verdi e nei canali del circuito Vivaticket.
Per informazioni tel 050 941111 e Teatro di Pisa
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