Raoul Chiesa e la cyber security

Durante l’Internet Festival, nelle varie conferenze, è stato affrontato il problema della sicurezza su Internet e tutto ciò che mina gli utenti cibernetici nella galassia telematica.
A distanza di un mese può essere utile rinfrescare la memoria sull’evento, che non cessa di essere strettamente legato all’attualità.

L’idea originale per la costruzione di Internet, che all’epoca si chiamava Arpanet, era basata sulla necessità di garantire le comunicazioni anche nel caso di conflitto atomico. E fu proprio negli anni Sessanta, quando la guerra fredda tra l’Urss e gli Usa teneva il mondo con il fiato sospeso sull’utilizzo di queste armi devastanti, che gli Stati Uniti riuscirono a concepire questo nuovo canale di comunicazione. Nonostante il clima di tensione e la paura collettiva di un conflitto apocalittico, avvenne il primo collegamento: precisamente nel 1969, tra quattro università statunitensi.

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Foto creata dall’OrangeTeam come riassunto delle conferenze sulla cyber security

Internet stesso si è evoluto negli ultimi decenni, diventando più interattivo e più social: il cosiddetto Web 2.0. I rischi però si sono evoluti assieme al sistema, dai virus più potenti all’hackering governativo e altre spiacevoli sorprese. Un tema delicato che è stato affrontato è quello delle Black Ops, ossia operazioni segrete commesse da enti governativi o a esse collegati. Alcuni delle operazioni più famose ci sono state rivelate da Edward Snowden, ex agente della NSA, che tuttora vive in esilio da qualche parte nel mondo. Ricordando un altro caso di violazione di privacy recente, viene subito da pensare all’intrusione dell’FBI ai danni degli utenti della Apple.

Per tutelarsi da questi problemi, alcune aziende leader del settore informatico, come Telegram, sono ricorse ad un sistema di crittografia, meglio noto come “end to end”. Un sistema usato successivamente anche dalla concorrente WhatsApp, che però tra le motivazioni ufficiali ha indicato come l’indebolimento della crittografia ai danni dei cybercriminali, hacker e Stati Canaglia.

Raoul Chiesa all'Internet Festival 2016

Raoul Chiesa all’Internet Festival 2016

Uno dei massimi esperti della cyber security è Raoul Chiesa, ufficialmente il primo hacker italiano e famoso per essere passato al “lato chiaro”, che è intervenuto durante l’evento a Pisa. Oggigiorno egli si occupa di sicurezza informatica ad alto livello, soprattutto per delle aziende private e pubbliche.

Un’altra questione affrontata è quella della Cyber guerra. La guerra cibernetica è quando uno stato attacca un’altra nazione sovrana, mettendo fuori gioco i sistemi di comunicazione e di sicurezza digitali. Il caso più famoso è l’attacco da parte di hacker russi ai danni dell’Estonia, dove il server del ministero della Difesa estone venne hackerato e “scoperchiato”, assieme ad alcune banche e servizi pubblici digitali, che vissero tre giorni di buio totale. Come conseguenza dell’attacco cibernetico, Tallinn è diventata la sede delle esercitazioni informatiche della Nato. Diversamente da come si può pensare, il pericolo non arriva soltanto dalla Federazione Russa, ma anche dalla Cina e dal Medioriente.

A proposito del Medioriente, un altro problema che si è presentato nell’arena informatica è rappresentato dall’Isis. Lo Stato Islamico dell’Iraq e Siria ha scelto anche Internet come campo di battaglia: la propaganda populista e sensazionalistica, i video con uccisioni di nemici e distruzioni di opere ritenute blasfeme e ovviamente hackering contro siti e governi ritenuti nemici è diventato uno strumento abituale nell’attaccare l’Occidente e gli alleati. Ma se gli attacchi del Daesh a livello informatico sono cosa di poco conto, (ricordiamo che oltre alle forze di polizia impegnate a combatterlo, c’e pure l’organizzazione mondiale degli hacker, Anonymous, che difende i nostri sistemi telematici dagli attacchi), non possono essere sottovalutati i richiami di emulazione in Europa, alcuni andati purtroppo in porto, come Parigi o Nizza.

L’evoluzione di Internet ci porta tanti benefici e semplificazioni (dall’e-commerce ai bonifici bancari telematici). Ma, come ogni cosa, c’e sempre l’altra faccia della medaglia: cybercrimini, intrusioni non autorizzate, virus e tanto altro.


Stas Okunevski

Francesco Bondielli
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