Dopo Elisabetta Ventura torniamo a Barcellona con Rubén Pérez, tap dancer e docente della Escola Luthier.
1. Photo by courtesy of Rubén Pérez.
Rubén Pérez “Fruty” viene da Madrid e ha iniziato i suoi studi come ballerino nel 1999 presso la scuola Carmen Senra school con Tino Roich.
Durante e dopo la sua formazione a Berlino alla TapaToe con Cristina Delius e Anina Krüger, Rubén Pérez ha partecipato a classi e workshop con tap dancer di fama mondiale come, tra gli altri, Brenda Bufalino, Sebastian Weber, Josh Hilberman, Guillem Alonso, Roser Font, Roxane Butterfly e Laia Molins.
Come tap dancer, Rubén Pérez ha fatto parte di diverse compagnie, incluse Contaptoe nel 2002, Barcelona Rhythm Tap nel 2008, Trakatap dal 2007 al 2014, e Taparpegics dal 2010 al 2013. Dal 2009, è membro della compagnia Tap Olé con lo spettacolo Tapeando ed è cover nello show Tap Olé. Dal 2014 fa inoltre parte della compagnia ExhiBeat.
Ha partecipato a più di cinque edizioni del Barcelona Tap Festival ed è stato ospite di molti festival europei, per esempio, il Tap Ahead Festival a Düsseldorf nel 2009 e il XXIV Reus Tap Festival nel 2012.
Come insegnante di tip tap, Rubén Pérez “Fruty” ha insegnato in diverse scuole di tap a Madrid, Berlino, in Francia e attualmente a Barcellona.
2. Photo by courtesy of Rubén Pérez.
Salve Rubén Pérez, grazie infinite per questa intervista, una grossa opportunità per Tutto Mondo News.
Che cos’è per lei il tip tap e che cosa ama di questo stile di danza?
«Per me il tip tap è uno stile di vita. Dal momento in cui entro nella sala, quando mi lego le stringhe delle scarpe, inizio a danzare, creare, improvvisare ed esprimere me stesso in modi che non possono essere tradotti a parole. La tap dance e la buona educazione mi hanno portato in luoghi dove il denaro non sarebbe mai potuto arrivare. Mi ha fatto relazionare con tutte e tre le classi sociali ed incontrare persone che non avrei mai incontrato altrimenti».
Qual è stato il suo spettacolo preferito in cui ballare, durante la sua carriera, e perché? Ha qualche ricordo che vorrebbe condividere con noi?
«È difficile scegliere uno spettacolo specifico, Tapeando però è in un luogo speciale nel mio cuore. È stato il primo show con un tour internazionale a cui ho partecipato e ho dei ricordi molto piacevoli di quel tour in Germania nel 2008. Ho creato dei legami molto forti con i miei colleghi del tempo, e che oggi sono amici.
Uno dei ricordi più strani e divertenti che ho di quel tour è quando, giusto dieci secondi prima di entrare in scena, dimenticai l’intero pezzo che dovevo ballare. Mi ricordo con terrore come salii sul palco in blackout totale. Guardai il mio partner con gli occhi di un cervo che sta per essere investito ma, insieme alla prima battuta della musica, il mio corpo iniziò istantaneamente a muoversi, ballando automaticamente la coreografia. Fu una sensazione strana ma al contempo confortante».
3. The Cotton Bros, photo by courtesy of Rubén Pérez.
Ha qualche tap dancer preferito di ieri e/o di oggi?
«Il mio tap dancer preferito è in assoluto Sammy Davis Jr. Poliedrico, attore carismatico, cantante incredibile e uno dei migliori piedi di tip tap».
Ha iniziato a studiare tip tap nel 1999, che cosa ricorda a proposito dei suoi inizi?
«Be’, a quel tempo vendevo frutta al mercato del mio quartiere. Mi ricordo il mio primo giorno in sala. Mi sentivo come un pesce fuor d’acqua, ben oltre la mia comfort zone. Ricordo inoltre i miei primi mesi ballando, quando pensai che fosse la prima volta in cui stavo facendo qualcosa in cui ero davvero capace. A quel tempo, nelle lezioni di tip tap, ho stretto alcune delle migliori amicizie che ho oggi».
Rubén, ci siamo incontrati per la prima volta lo scorso luglio a Barcellona, presso l’Escola Luthier. Sono stato immediatamente attratto dal suo stile di tip tap. Quali sono i ballerini che lo hanno influenzato?
«Dunque, il mio stile è il risultato di diversi insegnanti che hanno influenzato la mia vita.
La persona che più mi ha aiutato, sia mentalmente che professionalmente, è stata Cristina Delius. È stata colei che mi ha dato la spinta, scoprendomi durante i miei primi anni a Madrid e dandomi la borsa di studio per ballare nel suo studio a Berlino insieme con la sua partner di un tempo, Anina Krüger.
4. Photo by courtesy of Rubén Pérez.
Dopo ho studiato con ballerini come Brenda Bufalino, Thomas Marek, Sebastian Weber, Max Pollak, Josh Hilberman e successivamente, a New York, con Derick Grant, Jason Samuels Smith.
Quando sono arrivato a Barcellona ho studiato con Guillem Alonso, Laia Molins, Roser Font e Roxane Butterfly, così come ho passato il tempo e ballato non stop con l’intera comunità di tap dance barcellonese.
Come potete vedere, ci sono molti fattori che rendono unico il mio stile (come quello di ogni ballerino professionista)».
Lei utilizza nelle sue classi un mix di differenti stili musicali, dal rock al blues, e così via, portando una grande varietà ritmica. Quando ascolta canzoni che può utilizzare nelle sue classi, che cosa cerca? Che cosa le fa scegliere quelle giuste?
«Sono sempre alla ricerca di pezzi, cosa che mi fa ascoltare musica per molte ore. La ascolto mentre cucino, mentre cammino o mi rilasso a casa. Ciò rende il mio range musicale molto ampio così che non mi possa annoiare ascoltando sempre lo stesso genere. Quando ascolto una canzone che mi piace particolarmente, la annoto e poi la ascolto attentamente, immaginando come posso danzarci sopra o come inserirla nelle mie classi».
5. Photo by courtesy of Rubén Pérez.
Rubén, che cosa è importante, come insegnante, per aiutare gli studenti a migliorare la loro tecnica?
«Equilibrio. E non mi sto riferendo al camminare su una fune. Mi riferisco alla stabilità che si ottiene nel fare la disciplina che state praticando. Per molti anni questa domanda mi ha turbato. Guardando alle persone che ammiro, ho realizzato che hanno tutti qualcosa in comune. Equilibrio e stabilità, la capacità di essere nel posto giusto al momento giusto».
Che cosa suggerisce a studenti e ballerini che vogliono sviluppare la loro musicalità e il loro senso del ritmo? Qualche consiglio per i tap dancer italiani?
«Andate e consumate arte. Andate ai concerti di musica jazz, andate alle tap jam, e imparate un po’ di musica e di struttura musicale. Improvvisate molto e create le vostre coreografie, anche se all’inizio è frustrante con il tempo diventerà più facile».
Parliamo adesso di improvvisazione nel tap, che cosa le piace di essa? Qualche suggerimento per tap dancer che si accostano all’improvvisazione?
«La cosa che mi piace di più dell’improvvisazione è che non avete bisogno di concentrarvi sui passo ma sulla musicalità. È come una conversazione, i ritmi si formano nella testa e sono interpretati dai piedi quasi istantaneamente.
Il consiglio che posso darvi è di non focalizzarvi sul provare a fare tutto in una volta. Concentratevi su un passo specifico o un ritmo e provate a lavorarci con la musica. Se avete l’opportunità di partecipare a classi di improvvisazione, vi daranno molte idee su cui lavorare e, soprattutto, occasioni per non vergognarsi».
6. The Cotton Bros, photo by courtesy of Rubén Pérez.
Rubén, con il pianista Matias Muñoz, è parte dei Cotton Bros e il vostro prossimo show aprirà il 30 Maggio. Ci vuole raccontare qualcosa di più in proposito?
«Volevo sviluppare uno show da solista da molto tempo, e il fato mi ha fatto incontrare Matias Muñoz Parietti, il quale era in una situazione simile. Insieme abbiamo creato un concerto per pianoforte e tap che passa attraverso diverse atmosfere, dal jazz più puro, all’improvvisazione, ai soli e alla musica dei film che ci accompagna in un’ora di spettacolo».
Ultimo ma non meno importante. Quali sono i suoi piani per il futuro?
«Sto preparando un tour di workshop in Europa. Siamo inoltre all’inizio con i Cotton Bros e questo significa molto lavoro, promozione, ricerca di teatri e sale concerto, eccetera.
Allo stesso tempo, sto lavorando con un collega ad un altro progetto che non ha ancora visto la luce ma ci stiamo mettendo molta energia e amore, stay tuned».
7. Photo by courtesy of Rubén Pérez.
Ringraziamo Rubén Pérez per il tempo che ci ha dedicato.
Potete visitare, per maggiori informazioni sul suo lavoro, il suo profilo Instagram, il suo sito web e la sua pagina Facebook.
Per maggiori informazioni sui Cotton Bros potete visitare il loro profilo Instagram.
Read the interview in English here.
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