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MARINA SLOW 2015

Marina Slow è la festa che il Circolo Il Fortino e la condotta Slow Food Pisa e Monte Pisano organizzano ogni anno a Marina di Pisa. Anche nel 2015 Marina Slow è inserita nel programma di Marenia.

maxresdefaultIl Circolo Il Fortino è un antico circolo operaio che da alcuni anni sta vivendo una nuova vita, grazie al suo impegno sul fronte della riscoperta del territorio, della sua storia, delle sue tradizioni gastronomiche e del suo paesaggio. Marina Slow nasce attorno all’idea della valorizzazione della cultura di comunità, del pesce e della pesca, del mare come elemento fondante di una identità. Con Marina Slow si ricerca l’incontro diretto con tutti i soggetti della filiera dell’artigianato dell’ospitalità: pescatori, ristoratori, pescivendoli, agricoltori, produttori locali di cibo.

I temi che appassionano la festa sono: la pesca, come modo di produzione del cibo; la convivialità del pesce: la cucina, la tradizione, la competenza nella ristorazione; il rapporto tra questo modo di produrre e di consumare e il paesaggio; la forza di un paesaggio capace di suscitare richiesta di ospitalità.

A fine agosto, come ogni anno da 4 anni, la festa arriva al suo punto finale, la conclusione di un processo che si articola in varie tappe Da ricordare che quest’anno si è svolta, per tutto il mese di Maggio, l’iniziativa “Primavera a Boccadarno”, con giornate dedicate alla scoperta del territorio e alla gastronomia locale. Particolarmente significativi, oltre ai consueti appuntamenti gastronomici, organizzati con i ristoranti del litorale pisano, una escursione sulla spiaggia di San Rossore, nel cuore del Parco, e una ciclopasseggiata nella “Marina Magica”, un percorso guidato e accompagnato da eventi musicali e letture, per le “strade bianche”, le vecchie vie poderali che attraversano i terreni di bnifica, una volta segnati dal tracciato dell’Arno, prima che fosse deviato dal Granduca agli inizi del ‘600.

L’edizione 2015: MEDITERRANEA

AREA TEMATICA

Ognuna delle edizioni precedenti è stata dedicata ad un tema centrale: 2012 Il pesce dimenticato 2013 La Città e il suo Porto; 2014 Il mare bene comune. Quest’anno l’attenzione sarà dedicata al Mediterraneo: Marina, Mediterraneo. Il mediterraneo come multiculturalità, integrazione, ricchezza. Le cucine del mediterraneo.

Tutto il programma di quest’anno è stato costruito attorno all’idea di dialogo culturale, quasi rileggendo le suggestioni e le indicazioni di Fernard Braudel. La cucina della festa, in stretta adesione ai principi di Slow Food, sarà quella del territorio. Ma ogni giorno accanto alla cucina del “Fortino”, si potranno degustare le tradizioni gastronomiche delle diverse culture del Mediterraneo. Al bistrot, la cucina etnica della festa, si alterneranno chef di varie nazionalità, per proporre ogni sera un piatto diverso di varie cucine, quella ebraica, quella araba, la siciliana, la cucina sarda. E ogni giorno ci sarà un testimone importante, intervistato “sul patino”, per raccontare la sua idea di dialogo e di gastronomia. I dialoghi sul patino, lanciati con successo l’anno scorso, sono interviste fatte seduti su un patino, davanti a un pubblico che, per ascoltarle, lascia il fritto di pesce o generose porzioni di cacciucco.

Sergio Staino sarà tra gli intervistati, soprattutto perchè in questi giorni è uscito il volume “Il pesce”, illustrato da lui. Ma ci saranno Mohamed Khalil, imam di Pisa, Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, don Roberto Filippini, delegato diocesano per il dialogo, Ugo Caffaz, antropologo, ideatore del treno della memoria.

pdf programma

Sabato sera, Davide Guadagni intervisterà Sergio Staino, il popolare Bobo.

Nell’area della festa la condotta Slow Food organizza il mercato dei produttori che quest’anno sarà molto ricco, con presenze di contadini, produttori di formaggio, di vino, di insaccati di qualità. Ogni pomeriggio sono previste presentazioni di libri e, insieme, degustazioni e laboratori del gusto, organizzati dagli stessi produttori.

La festa, rispetto alle manifestazioni analoghe che si svolgono in questa stagione, ha un programma di iniziative di interesse culturale importante, si potrebbe dire “impegnato”. A parte i dibattiti, merita ricordare lo spettacolo proposta da Pardo Fornaciari, musicista e studioso delle tradizioni popolari, che presenterà il suo Marè Hammarin, che racconta della Shoah a Livorno. Lo stesso Fabiano Corsini, ideatore e animatore della festa, presenta il 27 agosto il suo “Marina, Mediterraneo”, una conferenza-spettacolo che tra video e letture, proposte da Alessandro Garzella e dagli Animali Celesti, narra la storia di un mare e di una regione che sono insieme il nostro passato e il nostro futuro.

Non manca però l’attenzione alle cose più richieste dal pubblico dell’estate: il ballo liscio, il vernacolo livornese con la commedia “Se si desina non si cena”, in programma venerdi 28 agosto, il vernacolo pisano, nella serata di apertura con “Vernacol cabarè” di Alfonso Nardella.

PERIODO: Dal 26 al 30 di agosto

dice Fabiano Corsini:

Marina Slow è soprattutto una festa. Ci si va per stare bene, per mangiare del buon pesce in un ambiente di convivialità felice. A quelli che vengono, noi proponiamo anche quattro chiacchiere, e raccontiamo del nostro impegno, che dura tutto l’anno, per portare nel futuro le nostre cose migliori. I profumi del nostro territorio, la sapienza della nostra cucina. Ma anche il gusto di vedere un tramonto, di sorseggiare lentamente un caffè, di guardare l’altro come un amico, di spezzare con lui il pane della solidarietà.

Nella nostra presentazione della festa, quest’anno abbiamo dedicato spazio al Grifo Islamico. E’ un’opera d’arte che i pisani trafugarono ai saraceni nel XII secolo, una meravigliosa scultura beneagurante che i pisani collocarono sul pennone piu alto del duomo. Piu in alto della Madonna. Il grifo è diventato un simbolo di pace di integrazione tra i popoli, e noi cos vogliamo celebrarlo. Durante la festa parleremo con i cristiani, con i musulmani, con gli ebrei, e scopriremo che i cibi che mangiamo, i piatti che celebriamo, hanno storie comuni, arrivano da strade che si sono intrecciate, talvolta per combattersi, spesso anche per apprezzarsi e amarsi. Parleremo del mangiare e del dialogare, del resto la convivialità è questo.

Comunicato Stampa

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