Ci sono miliardi di idee che ogni giorno affiorano nelle menti delle persone.
Quella di Fabio Viola è una delle cosiddette idee vincenti: una di quelle destinate a fare carriera. Fabio e il suo team di sviluppatori si sono presentati – vincendo – ad un hackathon (maratona di hacker) organizzata dal Polo Tecnologico di Navacchio in collaborazione con Europeana, ente dell’UE dedicato all’accessibilità della cultura.
Grazie alla geniale intuizione di unire gli smartphone all’arte, in 48 ore Fabio e il suo team hanno sviluppato TuoMuseo, app che permette l’interazione dell’uomo con i sistemi museali e le città d’arte lasciando grande spazio al gioco e al divertimento. Insomma, una vera e propria operazione di rinnovamento culturale.
Sono andato a questo evento con due miei amici sviluppatori -dice Fabio- io faccio il designer di videogiochi. Non avevamo grandi aspettative, perché nessuno di noi viene dal mondo dei beni culturali; tuttavia il comune di Siena, che era in giuria, ha gradito la nostra idea e abbiamo vinto il primo premio di seimila euro. Hanno visto del potenziale nella nostra intuizione e ora partiremo a sperimentarla proprio da Siena, con il museo di S. Maria della Scala
Ma di preciso cos’è TuoMuseo? È un catalogo interattivo di opere d’arte. In Italia praticamente nessun ente le rende disponibili online; chi va al museo si reca ignaro di ciò che lo attende. L’app di Fabio risponde a questa esigenza, ma supplisce anche ad altre grosse mancanze, come l’impossibilità di comprare cataloghi economici, una croce per gli studenti del settore. In un museo a volte è necessario investire decine di euro per un catalogo cartaceo, se non centinaia nel caso si desideri la versione digitalizzata; TuoMuseo viene in soccorso del pubblico, con un occhio di riguardo all’antico problema della cultura avvertita come ‘noiosa’. L’app infatti è, oltre che catalogo, anche gioco, nell’ottica di avvicinare i più giovani al piacere di conoscere.
Come avviciniamo le giovani generazioni alla cultura, se nei musei non c’è il wifi o funziona male, non si possono fare foto… e oggi facciamo di tutto con lo smartphone? Grazie a TuoMuseo i visitatori stessi – ma anche le città e gli enti – possono caricare le foto delle opere d’arte, le descrizioni, e hanno la possibilità di esprimere giudizi e di condividerli. Inoltre la piattaforma si avvale della ricerca online: il software fa un match delle migliori immagini e descrizioni presenti sui motori di ricerca e crea pagine in automatico. Recentemente sono state liberalizzate le foto all’interno dei musei, sebbene sia sempre presente un po’ di resistenza, soprattutto da parte degli enti che vedono le opere come ‘loro’ e non della comunità. La verità è che gli appassionati continueranno ad andare al museo: non è che se su Facebook vedo immagini di spiagge esotiche allora smetto di andare sulle spiagge esotiche. Il principio è lo stesso”
TuoMuseo ha, come anticipato, una parte di gioco: più si interagisce con il software, sia online che fisicamente nel museo, più si sbloccano punti. Punti per le foto condivise, punti in base al numero di ingressi nei musei, punti per aver condiviso un’opera o una descrizione; poi ci sono le missioni, ad esempio “visita 10 punti di interesse della città in un mese”, con tanto di classifica. E premi: ingressi omaggio per gli amici, buoni parcheggio, sconti sui trasporti pubblici…
La sperimentazione, oltre che da Siena, partirà da Pisa, grazie all’interessamento del sistema museale d’ateneo che ha coinvolto la Gipsoteca d’Arte Antica. Tuttavia la piattaforma è pensata per rivalutare anche i luoghi d’interesse delle città: Siena, ad esempio, soffre il cosiddetto turismo “toccata e fuga”, ossia c’è la tendenza, da parte dei turisti, di non soffermarsi per più di un giorno. Grazie al meccanismo delle missioni che occupano più tempo si incentiva il turismo lento e meditato. Meno frenesia, meno ignoranza. Sembra quasi un ossimoro, dato il carattere di immediatezza della piattaforma che vuole abbattere le barriere tra le persone e la cultura, sempre più alte e resistenti.
Ovviamente il software è completamente gratuito, poiché basato su una filosofia open-source. I visitatori non pagano niente, mentre le città e i musei possono sbloccare delle funzioni a pagamento, come la possibilità di ottenere un modulo di e-commerce.
Le strutture museali di medie e piccole dimensioni – precisa Fabio – non possono permettersi di sostenere un e-commerce indipendente, dato lo scarso numero di potenziali compratori. Tuttavia noi diamo loro la possibilità di attivarne uno a costi bassissimi, permettendo anche ai visitatori delle strutture minori di fare acquisti. Oppure è possibile creare delle newsletter ad hoc per una serie di utenti profilati dei quali conosciamo i gusti. Ma per gli utenti privati sarà tutto gratuito”
TuoMuseo, inoltre, porta un’innovazione di rilievo: i report. Come ci spiega Fabio:
I musei hanno due sole voci, nel loro bilancio: quanto incassano e quanti biglietti hanno staccato. Ma non è possibile sapere se i biglietti sono stati tutti comprati da una sola persona. Grazie ai report, che settimanalmente vengono inviati ai gestori dei musei e delle città, si viene a conoscenza della provenienza dei visitatori, delle opere più viste, dell’età dei visitatori e di quali opere sono state più visitate da una determinata fascia d’età. Tutti dati utili per campagne marketing o per rilanciare settori di musei poco visitati”
Impressioni per il futuro? Fabio è ottimista. “Se posso pianificare una vacanza, perché non posso pianificare una visita al museo?”. Ovviamente anche i turisti stranieri potranno organizzarsi con TuoMuseo, che sarà disponibile anche in lingua inglese.
Riscontri positivi anche dall’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa Dario Danti, al quale abbiamo chiesto un parere:
Ci piace il progetto “TuoMuseo” e con il brillante e creativo Fabio Viola collaboriamo da sempre. Il suo progetto non soltanto è innovativo, ma rappresenta una occasione di partecipazione e futuro per i musei nazionali e locali. Personalmente sono molto ansioso di vedere gli sviluppi e la concretizzazione del software che verrà predisposto dagli esperti che stanno lavorando alla piattaforma. Sicuramente ci attiveremo, a cominciare dal Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, (di cui l’assessore è anche il Presidente – ndr) per usufruire e diffondere “TuoMuseo” anche nella nostra città.
La sua idea piace, ha già ricevuto decine di contatti dai musei più disparati. Che sia arrivato il momento di una svolta?
Emanuele Tognetti
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