Un libro per capire il fenomeno della migrazione femminile
Può un piccolo libro di soli sei racconti colpirti al cuore così profondamente da farti venir voglia di fare qualcosa di concreto? Sì, può, quando come questo racconta storie così forti e autentiche di donne e bambini travolti dalla violenza e dalla guerra, che affrontano viaggi di fatica inimmaginabile fra deserti e banditi, fino al mare. E poi da lì l’ultimo tratto, forse il più pericoloso, attraverso il mare stesso, spesso mai visto da chi cerca di attraversarlo, inconsapevole del pericolo che le onde azzurre nascondono. Stiamo parlando di Viste dal Mare, racconti di donne che arrivano e di donne che accolgono, edito da Pacini Editore e curato da Donatella Turri.
Quasi ogni giorno i nostri giornali ospitano tragiche notizie di barconi di migranti affondati nel Mediterraneo, e anche se questo sembra inumano ormai siamo praticamente assuefatti all’orrore. Quindi ben venga questo libro, fortemente voluto dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie in collaborazione con la Pacini Editore. Il libro indaga le vicende della migrazione femminile, negli ultimi anni sempre più massiccia, e narra poeticamente storie vere di donne e bambini accolti nelle strutture gestite dalle Misericordie. Storie di chi ha trovato conforto e amore nei centri di accoglienza, ma anche di chi non ce l’ha fatta, perché il dolore vissuto era troppo grande per poterlo portare dentro. Però in quasi tutte le storie prevalgono la vita, la speranza, la voglia di credere nell’umanità, e la luce di una nuova possibilità in fondo a un percorso tragico. Un profondo sentimento di accoglienza anima tutti gli operatori delle unità di soccorso delle Misericordie, che si sono riorganizzate per affrontare con nuovi centri la straordinaria emergenza dei migranti. Con pazienza e tenacia hanno gettato ponti verso l’Altro, cercando punti d’incontro per dissolvere paure e pregiudizi verso chi è diverso per cultura, non certo per umanità, perché i sentimenti dell’uomo sono simili ovunque: dolore, paura e fragilità non hanno colore, e una ferita è la stessa su qualsiasi pelle, così come lo è un sorriso. La bella prefazione di Roberto Trucchi, Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie, ci descrive la loro missione in questo momento storico così particolare, e l’introduzione di Chiara Bianchi, dell’associazione L’Altro Diritto Onlus, ci spiega chiaramente il fenomeno della migrazione femminile, e il ruolo essenziale delle operatrici per creare dialogo e fiducia in queste donne distrutte dal dolore fisico e morale, che hanno perso tutto e che spesso portano in seno figli frutto di violenze e abusi. I tre racconti di Donatella Turri, dedicati alle storie di Zuccherino, Preziosa e della Regina di Ife, accendono nel lettore la voglia di tener la vita di chi arriva nelle proprie mani e di non farla cadere. Sono racconti che fanno capire quant’è preziosa la vita di ognuna di loro: non sono solo persone in cammino, ma sono la vita stessa, l’eterno continuo rinnovarsi dell’esistenza umana. Non dobbiamo chiudere il cuore e la mente, non dobbiamo cacciare la vita ma farla germinare, perché noi siamo la loro nuova terra, e loro i semi arrivati da lontano. I tre racconti che chiudono il libro nascono dall’esperienza diretta di volontarie e operatrici sul campo, e narrano di sbarchi, fatica, dolore e morte, ma anche di luce, speranza e amore, dato e preso, perché anche chi aiuta cresce nell’esperienza, e non solo dà ma riceve, spesso molto di più di quello che potesse immaginare.
Il libro Viste dal Mare, racconti di donne che arrivano e di donne che accolgono, edito da Pacini Editore e curato da Donatella Turri, è disponibile in libreria, e per ogni copia venduta i diritti d’autore saranno reinvestiti dalle Misericordie in progetti per i Migranti.
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